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Mercati finanziari, le previsioni per il 2022

Quale sarà l'andamento del mercato per l'anno prossimo? Un interrogativo che assilla piccoli, medi e grandi risparmiatori, soprattutto, dopo un anno così disastroso come quello dal quale stiamo uscendo. Mercati finanziari: previsioni per il 2022

di Redazione

Mercati finanziari, le previsioni per il 2022. Quale sarà l’andamento dei mercati finanziari nel 2022? Questo è il quesito che si pongono i risparmiatori di tutto il mondo, reduci da un 2021 a dir poco strabiliante. Basti pensare, ad esempio, all’andamento dei più importanti indici azionari mondiali, con quelli del Vecchio Continente cresciuti del 25% e gli americani attorno al 20% (dati al 19 novembre 2021).

Numeri importanti, che hanno consentito alle Borse di recuperare il terreno perduto durante il 2020. Quando i segni inferti dal Covid avevano portato i listini azionari a dei livelli estremamente bassi. Una rincorsa, ad onor del vero, iniziata negli ultimi mesi del 2020. Grazie alla scoperta del vaccino da parte di Pfizer, che si è consolidata nel corso del primo semestre del 2021 con un significativo “sprint” nei mesi di settembre e ottobre. Dopo una fase di stallo estiva.


Cosa potrebbe frenare i mercati azionari nel 2022

Comprendere quale sarà l’andamento dei mercati finanziari nel 2022, quindi, risulta per certi versi ancor più complesso rispetto allo scorso anno, dove i valori dei listini risultavano invitanti ma permanevano forti dubbi sull’andamento dell’economia a pochi mesi dalla comparsa del virus. Incertezze che si sono affievolite nel corso dell’anno, grazie anche ad una ripresa che, soprattutto in alcune zone del Vecchio Continente ( Italia e Francia in primis), è andata oltre le aspettative degli analisti.

Iniziamo ad analizzare i fattori che, in linea teorica, potrebbero incidere negativamente sull’andamento dei mercati finanziari. Il primo, per quanto ovvio, riguarda la pandemia. Nonostante i vaccini siano disponibili su vasta scala, il Vecchio Continente si trova al centro della quarta ondata della pandemia, che ha portato alcuni stati ad imporre nuovi lockdown: un effetto domino su vasta scala, infatti, potrebbe frenare la crescita economica globale attualmente in atto.

Un secondo aspetto che potrebbe risultare controproducente per i listini azionari è l’inflazione, che potrebbe portare le Banche Centrali ad un aumento dei tassi ufficiali più repentino rispetto a quello ipotizzato dagli analisti. L’inflazione, di per sé, è un elemento che può supportare i mercati azionari nel lungo periodo ma potrebbe avere riflessi negativi nel breve, soprattutto in un momento storico, come quello attuale, in cui permangono ancora dubbi circa la strutturalità della ripresa economica globale.

Non c’è dubbio che la liquidità immessa dalle banche centrali sui mercati contribuisca ad alimentare il fenomeno inflattivo. Mosse troppo azzardate, tuttavia, non dovrebbero essere messe in atto. La BCE, per voce di Christine Lagarde, ha annunciato che non ci sarà alcuna stretta monetaria. Ciò per evitare che la ripresa economica europea possa subire una brusca frenata.


Crescita utili e banche centrali ancora accomodanti, fattori favorevoli per i listini azionari

Diverso il discorso, invece, per quanto riguarda gli Stati Uniti. Dove l’inflazione galoppa in modo più sostenuto (+6% contro il 4% del Vecchio Continente) e i listini azionari continuano ad aggiornare massimi storici. La FED , la banca centrale statunitense, effettuerà sicuramente uno o due rialzi dei tassi, che dovrebbero avvenire, però, nel secondo semestre del 2022.

Aumenti contenuti, marginali, per evitare di mandare in corto circuito i mercati a stelle e strisce. Banche centrali che, seppur in modo differente, continueranno ad essere accomodanti potrebbero agevolare la crescita dei mercati azionari. Mercati, che dovrebbero beneficiare ancora della crescita degli utili di una parte delle aziende quotate. Una buona fetta degli analisti, quindi, prevede una crescita moderata dei mercati finanziari ma solo per alcuni asset o zone geografiche.

I trader, quindi, dovranno scegliere attentamente i titoli da acquistare senza farsi prendere dall’ansia. Accettando una volatilità certamente non contenuta e concedendosi qualche piccola pausa nei casinò gratis senza deposito. Tra quelli ritenuti più interessanti spiccano quelli del comparto della Green Economy e del settore farmaceutico. Oltre ad eventuali asset legati direttamente all’inflazione, che dovrebbe continuare a crescere seppur a ritmi decisamente più contenuti rispetto al 2021.


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