Mercato immobiliare in Sicilia. Il bisogno di casa, che ci richiama inevitabilmente a un diritto inalienabile, in alcune aree della Sicilia diventa una chimera. Il mercato immobiliare nell’Isola, infatti, è fortemente squilibrato. Esiste una profonda dicotomia tra domanda e offerta. Emergono situazioni fortemente polarizzate. Da una parte, si registra il volume più alto della dimensione media di un alloggio rispetto a tutte le altre regioni italiane. Dall’altro, si registrano condizioni estreme di disagio abitativo.
Nonostante tutto, il mattone continua a rappresentare l’argine contro la crisi e contro l’inflazione. Esistono ancora delle buone motivazioni per credere ancora nel valore della casa e per investirci sopra. Forse, non più come una volta, ma qualche sacrificio, ne vale ancora la pena. Quello che è certo, è che la casa rimane sempre l’unico rifugio di tutte le specie animali, compresa quella umana.
Quanto lo rappresenti dal punto di vista squisitamente economico, ne parliamo con Carmelo Mazzeppi, Presidente Regionale Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) Sicilia e Tesoriere Nazionale Fiaip
Analisi sul mercato immobiliare in Sicilia
L’Inchiesta Sicilia – In questo contesto di grande incertezza, qual è la vostra osservazione sul mercato immobiliare in Sicilia?
Carmelo Mazzeppi – Dagli ultimi dati Istat, si può notare un rimbalzo molto forte dell’economia italiana. Un rimbalzo, che si stima possa crescere fino al 6% per il 2021, con un trascinamento importante anche per il 2022. Una componente basilare di questa crescita è riconducibile al settore immobiliare, un driver importante ed essenziale su cui continuare a puntare.
Il mercato immobiliare siciliano, come del resto in tutta la nazione, ritengo possa fare, come lo sta facendo, da volano per la ripartenza economica del Nostro paese. Pertanto, se da una parte la pandemia continua a creare molta preoccupazione, dall’altra ci sono molti fattori positivi che ci rendono fiduciosi per l’immediato futuro. Quali i tassi di interesse dei mutui ai minimi storici. Oppure, il notevole aumento dei risparmi delle famiglie e, soprattutto, la nostra voglia di investire nel mattone.
La pandemia
L’Inchiesta Sicilia – Qual è il trend che emerge legato alla crisi scatenata dalla pandemia?
Carmelo Mazzeppi – Per quanto riguarda il Nostro settore, il settore immobiliare, posso senz’altro affermare che il trend è sicuramente positivo. Abbiamo notato un sostanziale aumento delle transazioni. Di fatto, è cambiata la domanda. Una domanda con una richiesta specifica di spazi esterni e di ambienti più grandi. Tutto in funzione di un’operatività diversa nel campo lavorativo, con l’ingresso dello smart working.
L’outlook per il 2022?
L’Inchiesta Sicilia – Qual è l’outlook per il 2022?
Carmelo Mazzeppi – Il settore immobiliare è stato sempre visto come un investimento. L’immobile è stato considerato un bene rifugio. E l’emergenza sanitaria rafforza ancor di più il concetto di “rifugio”. La casa vista come il luogo dove vivere, dove lavorare, studiare, investire i propri risparmi. Pertanto, il 2022 si prospetta sicuramente interessante per il comparto immobiliare. E, soprattutto, se i valori di mercato rimarranno stabili, così come i tassi dei mutui, possiamo ipotizzare, per il 2022, un ritorno al periodo pre-crisi economica. Cioè, quando, a livello nazionale, avevamo superato le 800.000 transazioni immobiliari.
L’impatto sugli operatori del settore
L’Inchiesta Sicilia – Qual è stato e quale sarà l’impatto sugli operatori del settore?
Carmelo Mazzeppi – Se in un primo momento, e mi riferisco all’inizio della pandemia, quando gli scenari che si prospettavano, per il comparto immobiliare, erano a dir poco apocalittici e i vari Cassandra avevano già decretato l’inizio dell’ennesima crisi immobiliare, non più sostenibile dagli operatori del settore, ed invece, contrariamente a tutto ciò, il nostro settore ha tenuto brillantemente e considerando i mesi di chiusura, il segno negativo che abbiamo avuto nel 2020, in termine di transazioni, è da considerarsi del tutto fisiologico. Ed è proprio sulla base dei buoni risultati e sulla prospettiva di un settore in buona salute, mi sento di affermare che non c’è e non ci sarà nessun impatto negativo sugli operatori del settore. Anzi, sono pronti ad affrontare nuove sfide.
Gli iBuyer
L’Inchiesta Sicilia – Quale sarà il vantaggio competitivo degli iBuyer nel nuovo scenario di mercato?
Carmelo Mazzeppi – L’acquisto o la vendita di un immobile è un momento particolarmente importante di una persona. Forse, per alcuni, il più importante che farà nell’arco della sua vita. Pertanto il conforto di un professionista, di un agente immobiliare, conosciuto e stimato sul territorio, è essenziale per la buona riuscita dell’operazione immobiliare.
In un momento di distanziamento sociale, la figura degli iBuyer, poteva e potrebbe sicuramente dare una scossa al mercato immobiliare. Ma, personalmente, ritengo che, soprattutto in Sicilia, siamo ben lontani dall’accettare questa nuova figura, intesa come ulteriore e più smart opportunità. Prova ne è che i vari player del settore, non sono presenti su tutto il territorio nazionale.
Provincia più cara
L’Inchiesta Sicilia – Qual è la provincia siciliana con gli immobili più cari?Carmelo Mazzeppi – Ovviamente le province con i valori più alti sono senz’altro Palermo e Catania.
Un discorso a parte meritano Taormina (ME) e Marina di Ragusa (RG), dove i valori di mercato superano i 3.000 euro al mq.