“Il momento di crisi economica che stiamo attraversando richiede alla politica scelte chiare e coraggiose che ottimizzino i pochi investimenti possibili”.
“In questo scenario è indispensabile il ruolo della Formazione Professionale che nelle altre regioni italiane e nei paesi europei sta sostenendo nuovi modelli di sviluppo basati sull’innovazione tecnologica e organizzativa, sull’innalzamento dei livelli di competenza e specializzazione dei lavoratori”.
Questo è quanto dichiarato dal Vice Segretario Regionale dell’Ugl Scuola, Francesco Messina , il quale ha aggiunto – la formazione professionale, in Sicilia, è stata sempre gestita dalla politica a fini elettoralistico – clientelari, non essendoci mai stata una reale volontà di programmare e gestire efficacemente il settore per rispondere alle richieste del mercato del lavoro. Tutto ciò ha ridotto la formazione professionale ad un baraccone improduttivo, così come è avvenuto in molti altri settori della vita pubblica siciliana. Oggi, però, – spiega Messina – a pagare le conseguenze sono migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore che, spesso dopo tanti anni di precariato, non meritano di essere sottoposti a quelle umiliazioni a cui sono costretti da una politica ladra e senza capacità di programmare. I responsabili di questa macelleria sociale hanno volti ben definiti che hanno avuto il coraggio di abbandonare al proprio destino i lavoratori, precarizzandone il futuro e smantellando senza rimedio la formazione professionale in Sicilia. Ma sarà difficile che la politica che ha generato questo “sfacelo” possa risolverlo a favore dei lavoratori”. “L’Ugl Scuola e Formazione Professionale – conclude il sindacalista – chiede al nuovo governatore della Sicilia una classe dirigente capace a mettere in moto un sistema efficiente e funzionale per la formazione professionale, che in rete con l’Università e altre agenzie formative possano rappresentare un apparato capace di sviluppare l’economia siciliana secondo modelli compatibili con la vocazione del territorio”.