Guadagna 10 mila euro al mese e per difendere i vitalizi dei politici insulta chi è costretto a emigrare per trovare lavoro. Come Micciché difende i vitalizi dei politici
“Le parole di Micciché sono inaccettabili in una terra, dove il 56 per cento dei giovani è disoccupato. Il presidente dell’Ars guadagna 10 mila euro al mese e pur di mantenere un privilegio medievale si copre di ridicolo, dichiarando che se non avesse avuto il vitalizio sarebbe stato costretto a tornare a vivere dai propri genitori. Le sue parole sono un insulto per chi ha dovuto lasciare i genitori perché costretto ad emigrare per trovare un lavoro”. Così il vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri replica alle dichiarazioni del presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, che ha affermato che se non avesse avuto il vitalizio, nel periodo in cui non era parlamentare, sarebbe stato costretto a tornare a vivere con il padre anziano. “Pur tagliandoci gli stipendi e i vitalizi, il M5S – aggiunge – è la prima forza politica in Sicilia e in Italia; con la nostra proposta possiamo ridurre i costi della politica di oltre 20 milioni di euro all’anno e investire queste risorse in misure che siano davvero utili ai cittadini”.