Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Monti striglia le orecchie alla Sicilia

di Redazione

Allarme fallimento in Sicilia. Monti convoca Lombardo

Da Confindustria parte l’allarme fallimento per la Sicilia. Il vice presidente, Ivan Lo Bello, nei giorni scorsi, aveva esordito dicendo che la Sicilia è come la Grecia e che siamo sull’orlo della bancarotta con un buco in bilancio di 5 miliardi. In realtà ciò è quanto aveva attestato la Corte dei Conti, non molto tempo fa. 

Più drastico, il segretario dell’Udc, D’Alia che aveva detto: “Bisogna commissionare la Sicilia e bisogna risanarne i conti. L’intervento del presidente del Consiglio – dice ancora D’Alia –  può contribuire a evitare che l’Isola precipiti nel default e consentire di preservare i fondi europei di cui l’intera economia regionale ha bisogno”.

Per ultimo, ciliegina sulla torta, la chiamata fatta pervenire dal presidente del Consiglio Mario Monti, che per il rischio fallimento ha scritto una lettera al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, chiedendo conferma  delle dimissioni preannunciate entro il 31 luglio.
Il governatore siciliano, Raffaele Lombardo ha chiesto al Presidente di essere ricevuto e l’appuntamento è stato fissato per martedì 24 luglio.
“In Sicilia non c’è alcun rischio default – afferma l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. Il bilancio della Regione è stato parificato di recente dalla Corte dei Conti”.
Alle considerazioni positive di Armao, seguono quelle di Lombardo. “Al presidente Monti – dice il governatore regionale – parlerò anche della scelta di dimettermi per consentire agli elettori l’esercizio al diritto democratico di scegliere un nuovo governo e un nuovo parlamento. Tutto entro un tempo costituzionalmente previsto”.

Per Lombardo l’Udc, la Cisl e Confindustria, vogliono la morte dell’autonomia. 
“Se il governo centrale ci desse le risose che ci spettano, diverse centinaia di milioni di Euro, non avremmo problemi di liquidità – continua Lombardo -. Così se ci garantisse le anticipazione di fondi fas e la premialità della sanità che non ci viene trasferita”.

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