Il “tragicomico” è infatti la cifra che accomuna tutti i racconti di Nicola Lo Bianco. Colpisce l’originalità del linguaggio, un misto di dialetto e lingua, che riesce a trasmettere efficacemente l’emotività dei personaggi. Personaggi, comunque, non scialbi, che hanno una loro umanità e soprattutto una coscienza morale.
L’input
Seguono coerentemente input che provengono dalle viscere.
La storia di Cristofalo
Come Cristofalo, che dopo aver commesso un omicidio per vendicare l’uccisione del nonno, fa un percorso di espiazione attraverso una latitanza volontaria che percepisce come una sorta di deserto interiore.
La storia di Isidoro, Agostino, Leonardo e altri. I personaggi di Nicola Lo Bianco
Altri: Isidoro, uno degli ultimi reclusi in manicomio prima della legge Basaglia, strampalato ma pieno di pathos. Agostino, che a cinquant’anni perde il lavoro e trascorre le giornate a immaginare come trascorrere il tempo e che, quando sta per suicidarsi, viene salvato dall’incontro fortuito con un ambulante tunisino. O Leonardo, ispirato alla figura di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia ucciso nel 1984. Pentito vero, che pur nella sua seminfermità mentale, agì sempre in nome di una propria “morale”.
Il racconto surreale
Bello e poetico il racconto surreale di Nicola Lo Bianco, intitolato “Come finì la guerra tra Marò e Fifì”, in cui la moglie vede arrivare nell’aldilà dopo trentacinque anni il marito che in vita l’aveva tradita, ridotto pelle e ossa. Molto teneri gli accenti della donna sul suo primo e unico amore, nel quale aveva riposto tutte le speranze poi deluse.
Il filo sottile della follia che accomuna tutti i racconti
C’è in tutti i racconti di Nicola Lo Bianco un filo sottile di ironia, che certamente stride con il sarcasmo tipico del palermitano, portato in genere ad amplificare i piccoli drammi quotidiani. La grande capacità di osservazione analitica e di scavo psicologico di Nicola Lo Bianco mette a nudo una Palermo minima ma dignitosa, e la fa rivivere con dolente partecipazione anche nei contesti più emarginati.