Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

No alla chiusura degli uffici distaccati dei Giudici di Pace

di Redazione

PICCIONE  (UGL), SULLA CHIUSURA  DEGLI UFFICI DISTACCATI DEI GIUDICI DI PACE, MANIFESTIAMO LA NOSTRA PIU’ TOTALE CONTRARIETA’

 

Sulla questione della   paventata chiusura di molte Sezioni Distaccate e Uffici dei Giudici di Pace dei Tribunali, si registra l’intervento dell’ Ugl. “Apprezziamo il vivo e sentito impegno di alcuni esponenti della classe politica siciliana, che hanno portato la questione anche all’ARS – dichiara il Segretario Regionale in dell’Ugl-Intesa Funzione Pubblica per la Sicilia Giuseppe Piccione.  “Ma quello che sfugge riguardo la problematica, che viene resa ancor più grave dalle idee poco chiare del Ministero della Giustizia, –  spiega il sindacalista –    è che la soppressione di tali Uffici oltre ad essere un danno al Sistema Giustizia e quindi al cittadino utente, sarebbe un danno enorme per i lavoratori impiegati presso gli stessi”.   

Chiudere determinati presidi significherebbe – denuncia Piccione – portare i dipendenti ad un  trasferimento  coatto presso altra sede, con ciò che ne consegue dal punto di vista in primis economico, il  Governo Centrale dimostra ancora una volta di saper essere forte con i più “deboli”, già vessati da tempo è ’ fin troppo facile sopprimere Uffici, senza considerare i gravi disagi che verrebbero arrecati proprio a chi fino ad ora proprio quegli Uffici li ha portati avanti per poco più di mille euro al mese e senza alcun riconoscimento”.        “Pertanto – conclude Piccione –  chiediamo pubblicamente che nelle future sedi di discussione, regionali e provinciali, siano coinvolte, oltre agli esponenti politici, anche le Organizzazioni Sindacali, perché quando c’è in gioco il futuro di un lavoratore, il Sindacato non deve venire a conoscenza di quanto discusso ad un tavolo o ad un incontro, solo a mezzo stampa, ma di quel tavolo e di quell’incontro deve far parte integrante”.

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