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Note stonate

di Redazione

Definizione e assegnazione delle aree operative. Chiarimenti sull’aspetto economico. Sembra che il tanto atteso incontro tra il Commissario Straordinario del Comune di Palermo e i rappresentanti della Fondazione The Brass Groupe, almeno per alcuni aspetti, abbia dato esiti positivi. Le querelles da sciogliere, comunque, rimangono ancora tante.

a cura della Redazione

Si è finalmente dissolto il velo di mistero e chiarito quell’equivoco che ha causato tanti problemi e tanti danni alla Fondazione The Brass Groupe e alla città di Palermo. Si è svolto, infatti, a Palazzo delle Aquile, il previsto incontro con il Commissario Straordinario del Comune, Luisa Latella, al quale erano presenti i funzionari degli Uffici interessati, Risorse Immobiliari e Centro Storico, mentre era assente il Settore Cultura.

Il Commissario Straordinario sembra avere compreso appieno il disagio patito dal Brass in seguito al sequestro cautelativo, operato dal Tribunale su alcune aree e culminato nella diffida di sgombero degli spazi utilizzati dalla Fondazione per le attività concertistiche e didattiche. Aree che, sino ad ora, erano state inibite.

Nel corso dell’incontro è stato, quindi, definito il perimetro che può essere assegnato alla Fondazione, escludendo così ogni inibizione delle aree suddette.

Inoltre, è stato preso atto della complessità delle problematiche di carattere economico ed è stato chiarito ogni rapporto. Rapporto che, per volontà del Commissario, dovrà  partire immediatamente.

Irrisolta e rinviata, rimane, invece, la querelle, abbastanza cogente per la Fondazione, relativa alla partecipazione del Comune, in qualità di socio, alla stessa Fondazione. Questo problema ha impedito, sino a oggi, il naturale riconoscimento dell’Ente, quale istituzione di alta formazione artistica, da parte del Ministero competente.

Nell’ambito dell’incontro, è emersa pure l’eccessiva frammentarietà delle competenze tra i diversi Uffici, che ha provocato una forte dispersione dei ruoli istituzionali.

Alla luce degli esiti prodotti dall’incontro, la Fondazione tenterà di ricomporre l’originario progetto artistico, che partirà, nel Ridotto dello Spasimo, dal prossimo venerdì 30 marzo, con previa informazione alla cittadinanza.

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