Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Nowhere Special – Una storia d’amore e Sull’isola di Bergman

Nowhere Special - Una storia d’amore e Sull’isola di Bergman, i film che L'Inchiesta Sicilia vi segnala questa settimana

di Massimo Arciresi

A proposito di questi due…

Segnalazioni cinematografiche

Nowhere Special – Una storia d’amore (Nowhere Special, GB/Italia/Romania, 2020) di Uberto Pasolini con James Norton, Daniel Lamont, Valerie O’Connor, Eileen O’Higgins


Nowhere Special

Alla ricerca di un luogo in cui il proprio bambino possa vivere felice. Ma non è American Life , non si parla di un nascituro bensì di un quattrenne (Daniel Lamont, che, ben diretto, lascia affiorare una misteriosa consapevolezza), e più che di un luogo c’è bisogno di una famiglia, poiché il padre single che prova a valutare (con l’aiuto di un’assistente sociale agli inizi) coloro che hanno fatto richiesta di adozione è un giovane lavavetri di Belfast (James Norton) al quale resta poco da vivere. Con equilibrio e serietà perfino più spiccata che nel precedente Still Life , evitando qualsiasi scivolone, Uberto Pasolini, sempre più prossimo a Loach, racconta la composta urgenza di un uomo abbastanza assennato da capire anche quando arriva il momento di scendere da una scala e riempire una scatola.

Sull’isola di Bergman (Bergman Island, Francia/Belgio/Germania/Svezia/Messico, 2021) di Mia Hansen-Løve con Tim Roth, Vicky Krieps, Mia Wasikowska, Anders Danielsen Lie


Sull’isola di Bergman

Una coppia di registi, lui più affermato di lei, si reca a Fårö, l’isola svedese (ormai a vocazione turistica, e le guide sono vere) eletta a residenza da Igmar Bergman, che vi ambientò più di un film. Mentre Tony (Roth) è accolto e onorato, Chris (Krieps) vi mette a punto una sceneggiatura, che poi gli/ci illustra tramite un’elegante mise en abyme. Celebrazione/aggiornamento/ridiscussione/critica dei temi proposti dal rigoroso maestro scandinavo, esaltazione di funzioni e capacità del cinema che ha in nuce (nemmeno tanto) il concetto di affrancamento dalla predominanza maschile, prima che di emancipazione.

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