Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Opere strategiche e rilancio edilizia a Palermo

Opere strategiche e rilancio edilizia: avviato confronto sindacati-amministrazione comunale. “Reperire nuovi tecnici per i progetti. Gli uffici sono svuotati. Dal 2016 a oggi nessuna opera del Patto per Palermo è andata in gara”

di Redazione

*Dalla FILLEA FILCA FENEAL PALERMO

“E’ importante che sia ripreso il confronto con l’amministrazione comunale sulle opere edili necessarie per la città. Ma non possiamo nascondere un po’ di malcontento per il fatto che, dal 2016 a oggi, nessuna delle opere previste nel Patto per Palermo sia ancora andata in gara. Per mancanza di progetti. La  quota 100 ha svuotato gli uffici tecnici degli enti e delle stazioni appaltanti. Negli ultimi anni, 15 mila tecnici in Italia sono andati in pensione nelle pubbliche amministrazioni. Per questo abbiamo chiesto un intervento del Comune di Palermo, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, per intervenire sul reperimento di nuovi tecnici per gestire i progetti e le risorse economiche che saranno messe in campo nei prossimi anni”.  

Le dichiarazioni dei partecipanti

A dichiararlo sono Piero Ceraulo, per la Fillea Cgil Palermo, Francesco Danese, per Filca Cisl Palermo Trapani e Salvatore Puleo, di Uil Tirrenica Palermo, a conclusione dell’incontro in videoconferenza che si è svolto tra le organizzazioni sindacali degli edili, il sindaco Leoluca Orlando, il vice sindaco Fabio Giambrone, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania e l’assessore ai Lavori pubblici Maria Prestigiacomo.  

L’operato dell’Amministrazione comunale

Durante il confronto con Fillea, Filca, Feneal, il sindaco ha illustrato il pacchetto di opere pubbliche che l’amministrazione comunale sta predisponendo per la città di Palermo, da inviare entro il 31 dicembre per l’accesso ai 4,6 miliardi assegnati col Recovery Fund. L’assessore Prestigiacomo, proseguendo il confronto, ha fornito alcuni dettagli sul Patto per Palermo, a partire dai  ponti Corleone e Oreto.

L’intesa con il Governo

“Apprendiamo che l’amministrazione sta lavorando, d’intesa col governo nazionale, per il recupero di una parte residua dei 17 milioni di euro per il ponte Corleone – aggiungono Ceraulo, Danese e Puleo -.  Ci sembra positiva, a questo proposito, anche la nuova possibilità allo studio di affidare ad Anas, con un accordo quadro, i lavori di manutenzione dei due ponti, ed evitare la perdita dei finanziamenti”.  

L’affidamento degli interventi

Le difficoltà di progettazione riguardano anche gli appalti per il lavori di ristrutturazione del Teatro Massimo con i 19 milioni previsti dal Patto per Palermo. “L’amministrazione comunale sta ragionando sull’ipotesi di affidare interventi di manutenzione e restauro alla stessa Fondazione Teatro Massimo – continuano Ceraulo, Danese e Puleo –. Per le linee Tram, l’assessore Catania ha dichiarato che sono già arrivati diversi pareri positivi. Tra questi, quello di conformità urbanistica, e che la tabella di marcia sta seguendo i tempi previsti.


Piano della mobilità sostenibile

La nuova conferma giunta dal ministero sul Pums, il piano della mobilità sostenibile, secondo l’amministrazione comunale è un dato che fa ben sperare che i circa 800 milioni di investimenti da attuare nei prossimi dieci anni per le infrastrutture sulla mobilità potranno essere una grande occasione di rilancio per il settore delle costruzioni e per dare risposte a centinaia di disoccupati”.  


Fondi ex Gescal

Le organizzazioni sindacali hanno anche chiesto notizie sul recupero di 58 milioni di euro di fondi ex Gescal destinati a interventi di recupero di  aree urbane in  quartieri come Sperone, San Filippo Neri e Borgo Nuovo, dove sono previsti lavori di adeguamento di alcune scuole. Il confronto è proseguito sugli interventi contro il rischio idrogeologico, con circa 190 milioni di opere previste per la tutela della città di Palermo: i sindacati solleciteranno il commissario incaricato dal governo, Maurizio Croce, per far partire le gare. Tra le somme da sbloccare anche 4 milioni di euro dell’assessorato al  Territorio  per interventi legati agli allagamenti di Mondello.  
E ancora: è attesa in questi giorno la firma al Mibact per assegnare a Palermo 90 milioni di fondi Cis, Contratto istituzionale di sviluppo, per un programma complessivo di opere di recupero di edifici pubblici  nel centro storico.  

E’ necessario un potenziamento degli uffici tecnici

“Per utilizzare tutte queste somme stanziate, che possono complessivamente cambiare il volto di Palermo e far ripartire il settore delle costruzioni edilizie, è necessario che gli uffici tecnici vengano potenziati e adeguati per poter svolgere in tempi rapidi le progettazioni – aggiungono Ceraulo, Danese e Puleo – Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil ritengono necessario coinvolgere tutti i soggetti interessati per consentire l’impegno delle somme. Serve uno sforzo comune per superare la crisi edilizia, che va avanti dal 2008, evitare che scadano i finanziamenti e che si blocchi per sempre la crescita economica della città”.

Antonella Romano*

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