Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Otto anni di Addiopizzo

di Redazione

 

Al Giardino Inglese la testimonianza di chi dice di no alla mafia ogni giorno

 

di Alessia Franco

Pago chi non paga: uno slogan che si ripete ormai da otto anni, lanciato dai ragazzi di “Addiopizzo”.

Anche quest’anno, il Giardino Inglese è stato teatro della fiera del consumo critico. Dal 17 al 19 maggio, tra gli stand in mezzo al verde, si è riunito il mondo delle piccole attività, ma anche associazioni, palestre e tutto quanto ruota attorno al consumo virtuoso. Un modo, insomma, per ribadire che pagare il pizzo significa foraggiare la criminalità organizzata e danneggiare proprio tutti: produttori, venditore e acquirenti.

Attraverso questo circolo virtuoso – che i visitatori ogni anno compiono anche materialmente, in giro per gli stand del Giardino Inglese – è stato possibile conoscere i volti di chi, attraverso la propria attività, ha detto e continua a dire no alla prepotenza mafiosa ogni giorno. Una tre giorni che ha coinvolto anche operatori della scuola, dell’educazione e dello spettacolo, attraverso workshop, spettacoli, momenti di aggregazione anche per i più piccoli.

Quest’anno la festa ha avuto il valore aggiunto della sostenibilità ambientale: attraverso la partnership di Amia, Amap e Amg, sono stati installati contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, punti d’acqua potabile e un nuovo impianto d’illuminazione.

La fiera, con un programma fittissimo, si è aperta alle 9 di venerdì con il corteo delle scuoleLiberacittà Addiopizzo!”, che ha percorso i quartieri Libertà e Montepellegrino e si è chiusa  domenica alle 17.30 con danze e canti meditativi  a cura dello spazio Zoema.

Moltissimi gli artisti che hanno voluto dare il loro contributo: dalle guest star Teresa Mannino, Corrado Fortuna e PIF ai danzatori di tango Silvina Larrea e Pablo Pouchot, da Costanza Licata e Salvo Piparo a Luigi di Gangi e Ugo Giacomazzi, solo per citarne alcuni.

Moltissimi anche i momenti di riflessione che hanno visto coinvolti giornalisti, politici, esponenti della pubblica sicurezza, intellettuali che hanno ragionato su alcuni dei temi più scottanti della società. Così come moltissimi sono stati i momenti di attività all’aria aperta, dallo yoga al tango. Molti i momenti di aggregazione anche per i più piccoli,
sempre attorno a tematiche sociali e sostenibili.

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