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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Palermo aderisce alla Carta di Bologna

di Redazione

La Città Metropolitana di Palermo aderisce alla  Carta di Bologna

In occasione del G7 Ambiente, ospitato a Bologna l’11 e 12 giugno, le città metropolitane diventano le vere protagoniste della tutela dell’ambiente e della promozione di uno sviluppo sostenibile con la
sottoscrizione della Carta di Bologna per l’Ambiente: il primo protocollo di questo genere, a livello nazionale, in ambito ambientale.
Dai rifiuti alla qualità dell’aria e delle acque, dalla transizione energetica alla mobilità sostenibile, sono otto i macro obiettivi individuati dalla Carta di Bologna per l’Ambiente da inserire nelle agende
metropolitane per lo sviluppo sostenibile.
Promossa dalla Città metropolitana di Bologna, la Carta è stata sottoscritta alla Rocchetta
Mattei (Grizzana Morandi – Bologna) dalle Città metropolitane di Bologna, Milano, Torino, Firenze, Bari, Roma, Catania(presenti) e Cagliari, Napoli, Reggio Calabria, Genova e Palermo(che hanno inviato la propria adesione formale non potendo intervenire), alla presenza del Ministro
dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Il protocollo identifica gli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, in linea con l’Agenda ONU 2030, ed è il primo passo strutturato e concreto delle Città metropolitane sul fronte della sostenibilità ambientale. Le grandi città sono, infatti, ‘laboratori naturali’ per individuare soluzioni alle principali sfide globali, per sperimentare e implementare soluzioni innovative di sviluppo sostenibile, con ricadute positive non
solo sull’ambiente ma anche nella dimensione economica, sociale ed istituzionale.

Nota tecnica Carta di Bologna per l’Ambiente

Le Città metropolitane per lo sviluppo sostenibile Bologna 8 giugno 2017
La Carta di Bologna per l’Ambiente è stata elaborata dal Comitato scientifico presieduto dalla prof.ssa Valentina Orioli Assessore all’Urbanistica e ambiente del Comune di Bologna e composto inoltre dal prof. Alessandro Balducci ordinario di Pianificazione e politiche urbane al Politecnico di Milano e Presidente di Urban@it – Centro nazionale di studi per le politiche urbane, dal prof. Gianfranco Bologna Direttore scientifico del Wwf Italia e Segretario generale dell’Associazione Aurelio Peccei, dalla dott.ssa Anna Lisa Boni Segretario generale di Eurocities, dal prof. Enrico Giovannini ordinario di Statistica economica all’Università di Roma Tor Vergata e Portavoce dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile (ASviS) e dalla Segreteria tecnica composta dal dott. Walter Vitali direttore esecutivo di Urban@it, dall’ing. Alessandro Delpiano direttore del settore Pianificazione territoriale e trasporti della Città metropolitana di Bologna, dall’ing. Giovanni Fini specialista esperto in politiche per il risparmio energetico e la sostenibilità urbana del Comune di Bologna, dall’avv. Ambrogio Dionigi dell’ufficio di Gabinetto del Sindaco metropolitano di Bologna e da Fabrizio Matteucci Direttore di Anci Emilia-Romagna. La Carta è stata elaborata in un confronto costante con Anci e gli amministratori e i tecnici delle Città metropolitane e dei loro comuni capoluogo che si ringrazia per il prezioso contributo che hanno fornito. Aree urbane e città metropolitane Per aree urbane (urban areas) si intendono le aree più densamente popolate (cities, grado 1) più quelle a densità intermedia di popolazione (towns and suburbs, grado 2) della classificazione Eurostat del territorio per grado di urbanizzazione.1 In base a questa classificazione, nel 2015 la popolazione delle aree urbane italiane (gradi 1 e 2 di urbanizzazione) era stimata all’81,1% (49 milioni di abitanti sui 61 complessivi) al quinto posto nell’Ue a 28 dopo Malta (99,8%), Olanda (85,3%), Gran Bretagna (85,1%) e Belgio (81,9). Le 14 città metropolitane hanno una popolazione di 17,8 milioni di abitanti corrispondenti al 30% della popolazione complessiva del Paese. Uso sostenibile del suolo e soluzioni basate sui processi naturali L’obiettivo di azzeramento del consumo netto di suolo al 2050 è stato definito a livello europeo già con la Strategia tematica per la protezione del suolo del 2006, COM(2006)231 del 22.9.2206. E’ stato ribadito con la Comunicazione della Commissione europea Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse, COM(2011)571 del 29.9.2011, e nella decisione n. 1386/2013/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 VII Programma di azione per l’ambiente fino al 2020 – Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta. Il sotto obiettivo 15.3 dell’Agenda Onu 20302 indica lo sforzo di «realizzare un mondo senza

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