Il conflitto tra scelte amministrative e qualità della programmazione è particolarmente vissuto a Palermo
di Mario Guglielmino*
Le grandi opere, per esempio, che stanno interessando da diversi anni il tessuto urbano, hanno sempre suscitato un dibattito, fieri consensi e altrettanto severe critiche, da parte di numerosi cittadini e comitati sensibili e attenti alle vicende.
Spesso, a dire il vero, chi critica è ricompreso semplicemente tra i “nemici della cuntintizza”, cosi’ come simpaticamente usano dire gli strenui sostenitori della linea “governativa” orlandiana.
In realta’, tra questi presunti “nemici”, si trovano però acuti osservatori e numerose posizioni che andrebbero prese in seria considerazione.
La partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica dovrebbe essere ormai un dato di fatto acquisito.
La normativa europea, la Costituzione italiana, leggi dello stato, leggi regionali e regolamenti comunali hanno disposto una buona mole di riferimenti per garantire la democrazia di prossimita’, per avvicinare di piu’ il cittadino al cammino di formazione e realizzazione dei provvedimenti , leggi, opere pubbliche, servizi che lo riguardano.
Qualcuno ha reso bene l’immagine delle scelte amministrative con quella dell’acquisto di un paio di scarpe. Occorre infatti spostare il punto di vista e passare dalla concezione di coloro che preparano provvedimenti preconfezionati e immodificabili, alla concezione dell’apporto continuo, concreto e critico del cittadino, vero primo utente e beneficiario, lungo tutto il percorso dalla programmazione, alla progettazione e alla realizzazione, perche’ siano tutte le decisioni davvero rispondenti agli effettivi reali bisogni.
Come nessuno si sognerebbe di acquistare a scatola chiusa un paio di scarpe, allo stesso modo anche la programmazione urbanistica cittadina, dei servizi di mobilita’, di tutta una serie di servizi e decisioni che influenzano in modo profondo la vita della comunita’ , andrebbe sottoposta a un continuo feed back e una interlocuzione trasparente tra cittadinanza e amministrazione comunale.
A tal proposito si svolgera’ a Palermo sabato 12 maggio 2018 presso la sala del Magneti Cowork ,Via Emerico Amari 148 (piazza Politeama-Castelnuovo) dalle ore 10 alle ore 18 un Laboratorio cittadino ,organizzato dal coordinamento “Quale Palermo ?”.
Partendo dalle tematiche propriamente urbanistiche, quali la progettazione la realizzazione delle opere infrastrutturali dell’anello ferroviario e del tram, che stanno provocando un mutamento nell’immagine dalla citta’, senza non pochi problemi per la lentezza dei lavori e le criticita’ progettuali e di programmazione, si cerchera’ di allargare la considerazione ad altri aspetti sui quali si chiede all’amministrazione cittadina di rispondere, invitando cittadini, liberi professionisti, associazioni e comitati a contribuire al dibattito.
Uno degli aspetti critici, sui quali l’amministrazione comunale ha sempre declamato buone intenzioni, non seguite pero’da fatti concreti, e’ stata infatti proprio la mancanza di una visione e progettazione partecipata della citta’, della Palermo di oggi e del futuro.
Alcune blande inziative hanno interpellato i cittadini, che pero’ sono stati poi delusi per la mancanza di continuita’ e di seguito alle loro proposte.
Si tratta di un cammino culturale, di una sfida e di un impegno, da anni riproposto, anche nell’ambito del decentramento amministrativo, mai realizzato e sempre sul punto di cominciare.
*Presidente associazione Voci Attive