Sono partite ieri due diffide al Comune di Palermo per ripristinare il manto stradale dissestato in alcune vie della città, in particolare danneggiato a causa dei lavori per l’installazione della fibra ottica.
Le due lettere sono state inviate dallo studio legale dell’avvocato Alberto Daidone. Il legale ha ricevuto mandato da diverse associazioni – l’Associazione Comitati Civici di Palermo, presieduta da Giovanni Moncada, il Comitato Civico per Pagliarelli, il Comitato Civico per Villagrazia, l’associazione Pro Loco Nostra Donna del Rotolo Vergine Maria e il Comitato Bonafede Russia – insieme ad alcuni cittadini che abitano nelle vie per le quali si denunciano i disagi.
La prima diffida riguarda via Altofonte, tra il civico 180 e il ponte Grazia sul Fiume Oreto e nel tratto tra via Olio di Lino e viale Regione Siciliana, in cui si presentano “buche e avvallamenti frequenti, nonché tombini sotto quota”, si legge nella lettera inviata al Comune. Buche anche a piazza Ottavio Ziino di fronte all’assessorato regionale alla Sanità, in via Sammartino, tra via Catania e via Dante, e in corso Alberto Amedeo. Segnalato inoltre il dissesto di alcune strade: via Castelforte, il Corso Tukory e la via Castrofilippo. In Malaspina invece si legge, “l’asfalto manca del tutto in corrispondenza dell’ingresso al cantiere del consorzio Sis per il raddoppio del Passante Ferroviario di Palermo”.
Nella seconda diffida si puntano invece i riflettori sull’open fiber: “lungo parecchi vie del palermitano la fibra ottica risulta stesa e ricoperta con materiale che col tempo si è sbriciolato – si legge nella lettera a firma dell’avvocato Daidone – e l’acqua piovana ha addirittura trasportato il materiale di risulta lungo l’intero tratto stradale rendendolo pericolosamente scivoloso e causando nei tratti di scavo buche che, oltre ad essere di per sé pericolose, con la pioggia divengono invisibili”. Le strade inserite nell’elenco sono: via Adolfo Holm, via Ludovico Ariosto (all’angolo con via Sciuti), via Claudio Monteverdi (all’angolo con via Boito), via Umberto Maddalena, via Castelforte, via Paruta, via Emilia, via Liguria, via Savonarola e via Evangelista Di Blasi.
La prima diffida riguarda via Altofonte, tra il civico 180 e il ponte Grazia sul Fiume Oreto e nel tratto tra via Olio di Lino e viale Regione Siciliana, in cui si presentano “buche e avvallamenti frequenti, nonché tombini sotto quota”, si legge nella lettera inviata al Comune. Buche anche a piazza Ottavio Ziino di fronte all’assessorato regionale alla Sanità, in via Sammartino, tra via Catania e via Dante, e in corso Alberto Amedeo. Segnalato inoltre il dissesto di alcune strade: via Castelforte, il Corso Tukory e la via Castrofilippo. In Malaspina invece si legge, “l’asfalto manca del tutto in corrispondenza dell’ingresso al cantiere del consorzio Sis per il raddoppio del Passante Ferroviario di Palermo”.
Nella seconda diffida si puntano invece i riflettori sull’open fiber: “lungo parecchi vie del palermitano la fibra ottica risulta stesa e ricoperta con materiale che col tempo si è sbriciolato – si legge nella lettera a firma dell’avvocato Daidone – e l’acqua piovana ha addirittura trasportato il materiale di risulta lungo l’intero tratto stradale rendendolo pericolosamente scivoloso e causando nei tratti di scavo buche che, oltre ad essere di per sé pericolose, con la pioggia divengono invisibili”. Le strade inserite nell’elenco sono: via Adolfo Holm, via Ludovico Ariosto (all’angolo con via Sciuti), via Claudio Monteverdi (all’angolo con via Boito), via Umberto Maddalena, via Castelforte, via Paruta, via Emilia, via Liguria, via Savonarola e via Evangelista Di Blasi.