Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Passante ferroviario di Palermo: un’opera che rischia il blocco

Passante ferroviario di Palermo. Un’opera fondamentale per dare respiro alla mobilità di Palermo rischia il blocco...

di Redazione

Un’opera fondamentale per dare respiro alla mobilità di Palermo rischia il blocco. La Sis, l’azienda che ha eseguito i lavori, ha annunciato il licenziamento di tutti gli operai

 

di  Giacomo Fazio*

Siamo alle solite in Sicilia. Un’opera fondamentale per dare respiro alla mobilità di Palermo rischia il blocco. La Sis, l’azienda che ha eseguito i lavori, ha annunciato il licenziamento di tutti gli operai. Problemi finanziari legati all’appalto per il Passante ferroviario di Palermo. Certo se ne sono accorti ora quelli della Sis. Ora che siamo giunti all’80 per cento della realizzazione dell’opera…
Ora partiranno i ricatti a Rfi e al Ministero per avere più soldi. Ovviamente,  facendo leva anche sui sindacati e la società civile per la perdita di centinaia di posti di lavoro. Questo modo di agire è tipicamente italiano. Frutto di normative inadeguate che favoriscono chi vuole speculare ai danni della comunità, servendosi del ricatto allo stato sociale.
E’ ovvio che ora si attiveranno politica, prefetto, sindaco, comitati.nodo-di-palermo

Bloccare l’opera a questo livello significa lasciare la città in balia di un cantiere aperto, danneggiare ancora una volta i pendolari, costretti a cambi treni+bus per raggiungere il posto di lavoro o la scuola e poi tornare a casa, perdendo ore e ore su questi mezzi, nella speranza che questi anni di sacrifici vengano ripagati con un servizio comodo ed efficiente nell’imminente futuro. Imminente oggi sempre più lontano e nebuloso. Affidare ad un’altra ditta è impossibile, oltre che occorrerebbero anni, dietro a corsi e ricorsi vari. Cedere al ricatto sa di beffa.
Spetta a Rfi e alla Politica italiana e Siciliana adoperarsi per trovare il bandolo della matassa.
Questa difficile ma meravigliosa città non può permettersi un’altra incompiuta, perdendo definitivamente il treno col progresso civile.

*Presidente Comitato Pendolari Sicilia 

 

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