“La scorsa settimana una donna ha partorito nei pressi di un casello autostradale dopo aver percorso oltre sessanta chilometri per raggiungere l’ospedale di Patti, oggi invece apprendiamo di una futura mamma di Pantelleria, costretta ad attendere il parto a Trapani e a proprie spese, lontano da casa e per giunta in un momento di profonda crisi economica. Il tutto nel persistente e imbarazzate dell’assessore Razza e del governo regionale».
A dirlo sono Antonio Ferrante e Nicola Marchese del Partito democratico, che commentano la notizia di una donna di Pantelleria costretta ad attendere il parto in una casa in affitto a Trapani per la persistente chiusura dei punti nascita.
«Il governo regionale – continuano Ferrante e Marchese – si esprima in modo chiaro una volta per tutte. Se i punti nascita e di prossimità, come quelli di Pantelleria e Sant’Agata, per Musumeci e Razza, non sono una priorità se ne assumano la responsabilità davanti ai tanti siciliani costretti a percorrere decine di chilometri o addirittura spostarsi in altri comuni per poter dare alla luce i propri figli, correndo rischi inaccettabili. Da parte nostra continueremo a lottare perché su un evento gioioso come la nascita di un figlio non ci siamo più siciliani di serie A e di serie B”.