Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Pensiero computazionale: varata la legge sul linguaggio dei robot

Il deputato Di Paola: “Il pensiero computazionale è il modello su cui si baseranno totalmente i lavori del futuro. Avremo un elenco delle scuole con un’offerta formativa specifica. La Regione sosterrà la formazione e gli strumenti tecnologici degli istituti”.

di Redazione

“Per semplificare lo potremmo chiamare il ‘linguaggio dei robot’, ma si chiama ‘pensiero computazionale’ e sta alla base del funzionamento di ogni macchina. Conoscerlo è fondamentale per affrontare le professioni del futuro e il suo insegnamento ai bambini di tutte le scuole siciliane sarà rafforzato grazie alla legge regionale appena approvata”. 

Lo dichiara Nuccio Di Paola, primo firmatario della legge M5S sul “pensiero computazionale” varata oggi in aula. 

“Tutti i genitori dovrebbero sapere – ricorda Di Paola – che il 65% dei bambini che oggi va a scuola, una volta diplomati o laureati, svolgerà lavori che ad oggi non esistono. Attraverso le nuove tecnologie, entro il 2025, si creeranno 133 milioni di nuovi posti di lavoro. Entro il 2055 il 49% delle attività lavorative potrebbe essere automatizzato con l’ausilio della tecnologia. Ecco perché abbiamo proposto e approvato una legge sul pensiero computazionale: daremo alle giovani generazioni quella formazione necessaria per pensare e ragionare secondo i modelli e le logiche del mondo informatico e robotico”. 

“Il Movimento crede fortemente – ricorda Di Paola – in un futuro sostenibile e basato sull’innovazione, ma le moderne tecnologie vanno usate consapevolmente, fin da piccoli. Il pensiero computazionale è una vera e propria ‘nuova lingua’ su cui si baseranno totalmente i lavori del futuro e l’uso delle macchine. Attraverso la legge regionale, ogni scuola dovrà avere docenti preparati in materia di coding, robotica e pensiero computazionale. Con questo nuovo approccio didattico sarà possibile insegnare qualsiasi disciplina. In alcune scuole viene già fatto, mentre altre devono adeguarsi. La legge prevede di dare maggiore forza agli istituti scolastici, anche attraverso forme di partenariato pubblico-privato, con l’obiettivo di avere docenti all’altezza che diano valore aggiunto e forza competitiva all’offerta formativa degli istituti stessi. Tramite un elenco sarà possibile conoscere le scuole con un’offerta specifica sul pensiero computazionale e la Regione sosterrà la formazione e gli strumenti tecnologici degli istituti. Questo permetterà alla Sicilia di essere in prima linea su questo versante decisivo per il futuro”. 

Ufficio Stampa: Agostino Laudani

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