“Perfetti sconosciuti” l’ultimo film di Paolo Genovese, con un plauso quasi unanime della critica, si conferma campione di incassi anche nella seconda settimana.
di Luca Licata
Perfetti sconosciuti è la nuova commedia, firmata dal regista Paolo Genovese, che affronta i temi dell’amicizia, dell’amore e del tradimento. In programmazione nelle sale italiane dall’11 febbraio, già campione di incassi nella prima settimana, essendosi conquistata la vetta della top ten nel weekend di San Valentino (11/14 febbraio 2016) con 3.3 milioni di euro e 489 mila presenze, continua inarrestabile la sua corsa verso il successo.
“La commedia – spiega il regista Paolo Genovese – rappresenta quasi sempre uno spaccato di vita quotidiana, un fenomeno sociale, qualcosa che ci appartiene. Essa viene lasciata entrare, viene accettata, proprio per questo secondo me, può trattare temi importanti con leggerezza, ma allo stesso tempo arrivare in profondità. Non è un caso se, prima di Sorrentino, gli ultimi 2 oscar che abbiamo vinto sono state due commedie che trattavano temi importanti”.
La sinossi del film deve la sua ragion d’essere ad una frase di Gabriel Garcia Marquez: ‘Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta’.
“Penso sia molto vera questa affermazione, – ha ripreso Genovese – penso inoltre che ognuno di noi abbia una vita segreta, dal segreto più piccolo a quello più inconfessabile… il tema del film è proprio la vita segreta delle persone, e quanto a volte poco si conoscono le persone che ci stanno accanto”.
Lo snodo del film avviene nel momento in cui Eva (Kasia Smutniak), durante una cena che vede riuniti un gruppo di amici a casa sua, si dice convinta che tante coppie si lascerebbero se ognuna di loro fosse libera di controllare il contenuto del cellulare dell’altro. Parte così un gioco, quasi per sfida, dove ognuna delle coppie mette interamente a disposizione il cellulare dell’altro, così da dare libero accesso a tutti i generi di contenuti: dalle chiamate, agli sms, alle chat, profili social ecc. Quello che all’inizio sembra un passatempo innocente, diventerà massacro, fino ad approdare ad un finale inaspettato che porterà i nostri protagonisti alla sola consapevolezza di essere appunto dei “perfetti sconosciuti”.
Il cellulare, quindi, lo strumento dal quale transita la nostra vita segreta, con i suoi aspetti più intimi e nascosti, così da essere definito dal regista ‘la nostra scatola nera’. È come un rene, – spiega il regista – molte persone sono convinto si farebbero togliere un rene anziché il cellulare. È una delle poche cose, se ci pensate, che ci portiamo appresso 24 ore su 24, sempre. È diventato invasivo, sta cambiando profondamente, radicalmente le nostre vite.
Ad interpretare questa brillante commedia, un cast d’eccezione composto da Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak. Il film, prodotto da Marco Belardi – Lotus Production – per Medusa Film, nasce da un soggetto originale di Paolo Genovese che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Ronaldo Ravello.