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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

PNRR E INFRASTRUTTURE

Pnrr Pug e infrastrutture. Il sindaco Tarantino fa il punto con Ance Catania e apre una maggiore collaborazione (in foto: da sx fresta e trantino)

di Patrizia Romano

Una più stretta sinergia per dare supporto agli uffici tecnici e garantire la realizzazione delle opere pubbliche nei termini previsti da contratto. E’ quanto emerso in un incontro tra il sindaco della città etnea Enrico Trantino e Ance Catania su PNRR E Infrastrutture. Dai fondi del PNRR destinati ai Piani Urbani Integrati al PUG, fino al tanto discusso e dibattuto tema sulle criticità della Tangenziale di Catania. Questi gli argomenti prioritari, alla luce della programmazione amministrativa locale e delle disposizioni del Governo centrale.
Di recente, infatti, il ministro Raffaele Fitto ha avanzato una rimodulazione del PNRR, attualmente al vaglio della Commissione Europea, che escluderebbe dal Piano alcuni investimenti. Come riferito dal presidente Rosario Fresta, «il territorio etneo rischierebbe la fuoriuscita di interventi per oltre 300 milioni di euro, tra questi i Progetti di Rigenerazione urbana e i PUI».

Ricognizione dello stato di avanzamento degli interventi ai Comuni e alle Città Metropolitane

Per evitare ciò il ministro ha richiesto una ricognizione dello stato di avanzamento degli interventi ai Comuni e alle Città Metropolitane. Un work in progress che ha generato le perplessità dell’Associazione dei costruttori etnei, a cui ha fatto seguito l’intervento del primo cittadino: «Quella del ministro è una decisione in parte condivisibile. Dobbiamo essere consapevoli che non tutti gli interventi potranno essere realizzati entro il 2026. Basterebbe anche un solo progetto non portato a termine per bloccare tutti gli altri e determinare la fuoriuscita dal PNRR e la ricollocazione su altri Fondi, su cui potrebbero esserci difficoltà di programmazione. Su questo sto chiedendo risposte puntuali al ministro. Fortunatamente – aggiunge Trantino – a Catania stiamo rispettando i cronoprogramma di molte opere, con qualche difficoltà su alcuni interventi. Per favorire i processi di rigenerazione per San Berillo Vecchio, pensiamo di chiamare in causa i proprietari degli immobili nell’intento di mettere in sicurezza gli stessi e renderli parti attive nel processo di riqualificazione del quartiere».

Programmazione dei prossimi anni

Al centro del confronto anche la programmazione dei prossimi anni e il PUG, già oggetto di dibattito e per cui Ance Catania ha contribuito con proprie osservazioni e sollecitazioni. Tra questi quello sul waterfront, sulle periferie e sul centro storico. Trantino ha ribadito l’importanza di lavorare in sinergia per superare le carenze di organico degli uffici tecnici, per avere nuovi spunti e individuare regole che diano vita a «un nuovo modo di collaborare per la città». Nell’ottica della pianificazione, ben accolta dall’Associazione la figura del professor Paolo La Greca in qualità di vicesindaco e di assessore all’Urbanistica. Sul fronte infrastrutture due i focus principali: la Tangenziale e il progetto “Sistemazione Nodo di Catania”. In merito il sindaco ha valutato positivamente l’incontro a Roma con i vertici del Gruppo FS e di ANAS: «Tutti hanno coscienza dell’importanza del finanziamento di infrastrutture che migliorino il collegamento e il trasporto tra Catania e il resto della Sicilia. Questo avrebbe risvolti positivi per l’economia regionale e del Paese. Da tutti è riconosciuto il ruolo centrale della città etnea nel Mediterraneo e la sua posizione strategica».

Terza corsia

«In merito alla Tangenziale – sottolinea Fresta – dalle notizie di stampa riprenderebbe forza la cosiddetta “terza corsia”, di cui in più contesti abbiamo segnalato le criticità in termini di sostenibilità sociale e costi, da ultimo nelle nostre osservazioni al PUMS, ritenendo la realizzazione di una Nuova Tangenziale fondamentale».

Progetti sostenibili

«Sarebbe impensabile oggi creare un’opera che congestioni ulteriormente il traffico e che non rappresenti un’alternativa per alleggerire il carico che viene dagli altri comuni. In quest’ottica, preferirei immaginare un collegamento con la vecchia idea dell’Etnarail o del sistema su monorotaia. Certamente, la realizzazione di una nuova arteria potrebbe essere una valida opzione. Occorre essere realisti socialmente, politicamente e operare nel segno della sostenibilità».

Tanti gli spunti per il raggiungimento di una fattiva collaborazione tra ANCE Catania e il Comune. Una collaborazione che si estende tanto in materia di edilizia e sviluppo del territorio che sul fronte delle opere pubbliche. Per queste ultime in un’ottica di area metropolitana. Ciò, al fine di un monitoraggio per il superamento degli ostacoli e a garanzia della qualità e dei tempi di realizzazione.

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