Sito Web in manutenzione

Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Presentazione della Dichiarazione Unica Ambientale, (MUD)

di Redazione

Confartigianato Trapani ricorda che, entro il 30 Aprile 2018, ricorre l’obbligo di presentazione della “Dichiarazione Unica Ambientale” (MUD)

Entro il 30 Aprile 2018, ricorda la Confartigianato di Trapani, ricorre l’obbligo di presentazione della Dichiarazione Unica Ambientale (MUD), alla quale sono tenuti:
– le imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
– le imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;
– le imprese ed enti che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
– i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione;
– chi effettua operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti.
“La Confartigianato, comunica Francesco La Francesca Segretario Provinciale di Confartigianato Trapani, invita le imprese interessate a contattare i propri Uffici Ambiente, dislocati nel territorio della Provincia (Trapani, Alcamo, Campobello di Mazara, Custonaci, Marsala, Pantelleria, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa) (telefonando al numero 0923.593486 o inviando una mail all’indirizzo formazione@confartigianato.trapani.it) per ricevere maggiori informazioni o per richiedere un preventivo per la compilazione e l’invio del MUD 2018 a.r. 2017″.

Per la compilazione sono necessari:
– registro di carico-scarico dei rifiuti dell’unità locale dichiarante aggiornato e riportante tutti i dati del 2017;
– i formulari dei rifiuti del 2017 (“prima” e “quarta” copia) dell’unità locale dichiarante e, se presenti, anche i formulari del 2018;
– visura CCIAA aggiornata;
– il numero medio degli addetti che hanno operato nell’anno 2017 nell’unità locale dichiarante, con qualsiasi forma contrattuale e a qualsiasi titolo;
– numero dei mesi dell’anno 2017 in cui l’impresa ha operato.
“Pesanti le sanzioni, continua Francesco La Francesca, in caso di mancata o inesatta presentazione del modello che vanno da un minimo di 2.600,00 € ad un massimo di 15.500,00 €”
Confartigianato Trapani ricorda che, entro il 30 Aprile 2018 ricorre l’obbligo di presentazione della “Dichiarazione Unica Ambientale” (MUD), alla quale sono tenuti:
– le imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
– le imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;
– le imprese ed enti che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
– i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione;
– chi effettua operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti.
“La Confartigianato, comunica Francesco La Francesca Segretario Provinciale di Confartigianato Trapani, invita le imprese interessate a contattare i propri Uffici Ambiente, dislocati nel territorio della Provincia (Trapani, Alcamo, Campobello di Mazara, Custonaci, Marsala, Pantelleria, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa) (telefonando al numero 0923.593486 o inviando una mail all’indirizzo formazione@confartigianato.trapani.it) per ricevere maggiori informazioni o per richiedere un preventivo per la compilazione e l’invio del MUD 2018 a.r. 2017″.
Per la compilazione sono necessari:
– registro di carico-scarico dei rifiuti dell’unità locale dichiarante aggiornato e riportante tutti i dati del 2017;
– i formulari dei rifiuti del 2017 (“prima” e “quarta” copia) dell’unità locale dichiarante e, se presenti, anche i formulari del 2018;
– visura CCIAA aggiornata;
– il numero medio degli addetti che hanno operato nell’anno 2017 nell’unità locale dichiarante, con qualsiasi forma contrattuale e a qualsiasi titolo;
– numero dei mesi dell’anno 2017 in cui l’impresa ha operato.
“Pesanti le sanzioni, continua Francesco La Francesca, in caso di mancata o inesatta presentazione del modello che vanno da un minimo di 2.600,00 € ad un massimo di 15.500,00 €”

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.