Il Comitato Nazionale dei diritti dei lavoratori della polizia municipale di Palermo ieri si è riunito in via Dogali. Fra gli argomenti all’ordine del giorno la nomina del comandate della polizia municipale, Gabriele Marchese, a presidente onorario del Comitato.
L’assemblea ha votato per conferire la nomina, che è stata ben accetta da Marchese: “Potete contare su di me come riferimento nella difesa dei vostri diritti, nel rispetto delle regole. Vi do atto che non sempre l’amministrazione vi ha dato quello che avreste meritato”, ha detto intervenendo alla riunione del Comitato. E l’ispettore capo Giorgio Spedito, vice presidente del Comitato, ha aggiunto: “Il comandante è in una duplice veste, rappresenta l’amministrazione ma è anche uno di noi. Sono certo che farà in modo di aumentare l’attenzione del Comune verso le nostre problematiche”. Il Comitato ha anche votato all’unanimità di presentare un esposto contro il Comune alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. I reati ipotizzabili sarebbero falso ed eventuale truffa ai danni della Regione. Chiedono il riconoscimento del cosiddetto “Fondo perequativo” per gli agenti previsto dalla Regione siciliana: somme stanziate negli anni passati, che gli spettano di diritto, ma che il Comune non gli ha mai “girato”. E la domanda è: dove sono finiti i soldi destinati alla polizia municipale? A non convincere sono le risposte fornite per iscritto dal ragioniere del Comune, Bohuslav Basile, risposte date ai consiglieri comunali Igor Gelarda (M5S) e Sabrina Figuccia (Udc) dietro loro espressa richiesta. Basile ha inoltre “disertato” due incontri con la polizia municipale, l’ultimo la scorsa settimana, adducendo motivi di salute anche se i consiglieri l’hanno poi trovato regolarmente a lavoro nel suo ufficio.
Soddisfatto dell’incontro il presidente del Comitato, Franco Bruno: “Abbiamo avviato fra di noi un confronto costruttivo nell’interesse comune, la decisione del Comitato è sovrana”, ha detto.