Nella cura dell’anima, alla fase analitica, deve seguire una fase sintetica, cioè una fase volta alla scoperta della volontà personale. Gli elementi cardini della Psicosintesi
di Patrizia Romano
Concepita dallo psichiatra veneziano, Roberto Assagioli, agli inizi del ‘900, la Psicosintesi rappresenta, ancora oggi, uno dei metodi più efficaci allo sviluppo armonico della personalità, coniugando l’aspetto biologico, psicologico e spirituale di ciascun individuo.
Lo sviluppo di questo metodo nel corso di un secolo è stato sorprendente. Nato dalla psicanalisi, si è andato evolvendo sul versante della psicologia umanistica ed esistenziale, nonché su quello della psicologia trans personale.
Ma cos’è la Psicosintesi?
La novità nella psicosintesi consiste, essenzialmente, nel concetto che, nella cura dell’anima, alla fase analitica, deve seguire una fase sintetica, cioè una fase volta alla scoperta della volontà personale. Quindi, la psicosintesi può essere definita come ogni atteggiamento orientato verso integrazioni e sintesi sempre più vaste, cioè un atteggiamento che si prende a cuore la persona nella sua interezza e nella sua unicità, fino alla realizzazione della sua dimensione spirituale o transpersonale.
La caratteristica fondamentale della psicosintesi è di comprendere anche lo sviluppo spirituale della persona, inteso come possibilità di integrare armonicamente diverse dimensioni della psiche.
La concezione integrale dell’essere umano tipica della Psicosintesi, la pone, soprattutto, come un metodo di autorealizzazione, teso alla pienezza delle sue quattro dimensioni: fisica, emotiva, mentale e spirituale.
Ma a cosa serve e cosa cura la Psicosintesi?
Per capire meglio a cosa e quanto serva la Psicosintesi, basta considerare i temi basilari del suo pensiero, che sono la subpersonalità, l’integrazione della personalità attorno a un centro unificatore, l’io personale, la volontà (buona, forte, abile), le funzioni psichiche, il modello ideale, la disidentificazione, la trasmutazione delle energie, la sintesi, lo sviluppo delle qualità superiori, l’espansione della coscienza, la meditazione, il supercosciente e il Sé transpersonale.
La Psicosintesi opera prevalentemente nel campo della psicoterapia, quindi, nell’integrazione personale, nella realizzazione delle proprie potenzialità, nell’educazione e nei rapporti interpersonali e sociali.
Insomma, è un metodo di lavoro concreto per la conoscenza, la crescita, la trasformazione personale, in cui ciascuno, partendo da ciò che è, ha il potere di attuare le sue potenzialità individuali, attraverso un lavoro guidato, ma essenzialmente autoformativo.
Come abbiamo detto, la psicosintesi nasce in Italia, si spinge verso gli Stati Uniti, fino ad essere, oggi, riconosciuta e praticata in tutto il mondo. Un percorso, lungo un secolo, che la psicosintesi ha realizzato, raccogliendo e integrando istanze e contributi dalle più disparate correnti psicologiche.
Nel corso dei decenni, attorno a questa corrente sono centinaia decine di istituti di psicosintesi, che si sono allargati un po’ in tutto il mondo. Il primo viene fondato a Roma nel 1926 dallo stesso Roberto Assagioli. Nella Sicilia occidentale, operano due Centri; uno a Palermo e l’altro a Trapani. I due istituti, come tutti quelli disseminati in tutto il resto del mondo, svolgono un’attività molto intensa, come corsi, seminari, workshop, percorsi formativi, conferenze, mettendo in atto, come diceva il suo fondatore, un “ metodo di auto-formazione e realizzazione psico-spirituale per tutti coloro che non vogliono accettare di restare schiavi dei loro fantasmi interiori e degli influssi esterni, di subire passivamente il gioco delle forze psicologiche che si svolge in loro, ma vogliono diventare padroni del proprio regno interiore”.