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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Quadro normativo dei prodotti alimentari all’anno zero

Sotto il profilo legislativo, in Sicilia, in materia di controlli alimentari, il caos regna sovrano...

di Redazione

Il quadro normativo che disciplina il controllo dei prodotti alimentari è nel caos più totale. Il problema non riguarda soltanto il ritardo nel recepire le leggi da parte della Regione Sicilia, ma anche nella mancata attuazione di quelle recepite 

 

a cura della  Redazione

Sotto il profilo legislativo, in Sicilia, in materia di controlli alimentari, il caos regna sovrano. Infatti,  non esiste alcuna connessione tra ciò che impone la normativa e ciò che viene realizzato. Per questo motivo, la tutela del consumatore diventa aleatoria. La responsabilità va attribuita essenzialmente ai ritardi: La Regione Siciliaha recepito le direttive emanate dall’Unione Europea soltanto dopo 4 anni. Tra l’altro, anche se sono state recepite, non hanno mai trovato piena attuazione. bread-

Il quadro normativo dei prodotti alimentari, i cui decreti sono stati varati per dare attuazione alle direttive europee, detta le norme relative alla sicurezza degli alimenti. Sicurezza che deve essere garantita attraverso un’analisi mirata a prevenire ogni rischio durante le fasi di produzione, stoccaggio e lavorazione, che inglobano preparazione, trasformazione, confezionamento, deposito, trasporto, manipolazione, fornitura trasferimento e altro ancora di ogni alimento. Tutte le fasi, insomma, in cui il prodotto rischia contaminazioni microbiologiche. Contaminazioni la cui responsabilità va, quindi, suddivisa tra vari soggetti: dal produttore al venditore. Tutti, quindi, dovrebbero adeguarsi alle normative. Per adeguarsi alle normative, i centri di produzioni e di vendita dovrebbero reperire laboratori di analisi e personale specializzato. Chi non è in grado di provvedere in maniera autonoma, dovrebbe appoggiarsi a strutture esterne. In Sicilia, queste sono pressoché inesistenti o, comunque, insufficienti.

Una legge regionale del ’94 abilita le associazioni di consumatori a chiedere i risultati dei campionamenti delle analisi effettuate dalle Ausl e dalle altre strutture preposte al controllo. Da questo è emerso che i controlli in Sicilia rimangono in giacenza per lungo tempo.

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