Energia: al via la raccolta firme per rivendicare un riordino degli oneri di sistema in bolletta, per non far pesare sulle tasche dei cittadini costi impropri
di Federconsumatori
Come annunciato e dietro richiesta di numerosi cittadini, la Federconsumatori ha avviato oggi una campagna di raccolta firme per richiedere un riordino degli oneri di sistema in bolletta, all’insegna di una maggiore equità.
Da anni i cittadini pagano per la dismissione delle centrali nucleari, per le agevolazioni alla rete ferroviaria, per le agevolazioni alle imprese energivore, solo per fare alcuni esempi. I cittadini denunciano, in molti casi, che a fronte di un consumo pari a 0 kwh, per utenze che non vengono utilizzate, le spese relative a oneri e quote fisse ammontano ad anche 70 Euro a bimestre.
Stando ai dati diffusi dall’ARERA il 29 dicembre 2017, sulla bolletta elettrica gli oneri di sistema pesano per il 19,65%, a cui si aggiunge un 18,75% per il trasporto della materia energia e per la gestione del contatore, nonché il 13% per le imposte. Un peso divenuto insostenibile per le famiglie.
Queste ultime hanno espresso forte dissenso anche in relazione all’ipotesi di recupero in bolletta delle somme dovute dagli utenti morosi per la quota relativa agli oneri di sistema. Una questione che, come abbiamo già sottolineato all’Autorità, dovrebbe piuttosto essere affrontata con gli strumenti appropriati, attraverso un’azione di recupero mirata.
È opportuno evidenziare, in tal senso, che stando ai dati dell’Autorità per l’energia, le utenze che risultano morose sono in larga parte relative alle piccole e medie imprese. Proprio per questo appare ancora più assurdo ed improponibile far pagare ai cittadini i costi a cui le imprese non riescono a far fronte.
Invitiamo i cittadini a firmare la nostra petizione, per richiedere la giusta rimodulazione delle spese a loro carico, disponibile presso gli sportelli Federconsumatori oppure online al link: https://firmiamo.it/equita-degli-oneri-di-sistema-in-bolletta.
Il compito di decidere su tale riordino, rimodulazione e contenimento degli oneri di sistema spetterà al Governo, per questo consegneremo i risultati della raccolta firme nelle mani delle Commissioni Parlamentari competenti, per avviare la riforma che chiediamo ormai da anni.