“Il modo in cui la Regione si sta apprestando ad affrontare questa fase è inadeguato. Il piano per la spesa dei fondi del Recovery Fund appare approssimativo, senza alcun richiamo alle linee guida nazionali ed europee sulla promozione di un nuovo modello di sviluppo basato sulla green economy, velleitario e illogico in alcuni punti, come quelli sui porti e aeroporti hub. Per questo lo abbiamo rimandato al mittente e auspichiamo che il confronto che abbiamo chiesto produca un cambio di direzione”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, aprendo l’assemblea generale della Cgil Sicilia convocata in web conference.
Occorre dare risposte di natura strutturale
“Di fronte a una crisi profonda, che tocca anzitutto donne e giovani, contenuta nei numeri pur alti (76 mila posti di lavoro perduti) solo dal blocco dei licenziamenti – ha aggiunto- occorre dare risposte di natura strutturale e questo sia in tema di sanità che per l’intera economia. Sulla sanità abbiamo già detto al governo regionale che occorre ripensare il taglio degli ospedali, investire sulla medicina territoriale e su organici stabili.
Cosa occorre per le infrastrutture
Quanto alle infrastrutture – ha affermato Mannino- diciamo con forza che alla nostra regione non servono le cattedrali nel deserto, ma una rete di infrastrutture, come ad esempio il collegamento ferroviario Palermo/Messina/Catania e le direttrici Siracusa e Ragusa”. Mannino ha sottolineato la necessità anche di politiche sociali e del lavoro “che diano anzitutto risposta agli ultimi, battaglia su cui la Cgil continua ad essere impegnata”.