Mentre il centrodestra prova a compattarsi attorno la candidatura di Nello Musumeci, a sinistra la spaccatura è netta e pressochè irricucibile.
di Giulia Noera
Il Pd, da una parte, appoggia Rosario Crocetta ma lo fa con il supporto dell’Udc, “un’alleanza innaturale” come viene definita dal segretario regionale di Italia dei Valori Fabio Giambrone che chiude il dialogo col partito di Bersani.
Nonostante ciò, Lupo, apre ancora al dialogo con le altre parti a sinistra dello scenario politico siciliano: “Faccio un appello – dice Lupo – lo stesso che Vendola fa a Roma”; detto ciò Il politico a breve incontrerà comunque i vertici di Fli ed Api per provare ad allargare ulteriormente il consenso a favore di Crocetta.
Le parole del responsabile regionale del Pd, però, non sembrano toccare l’animo di Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra e Verdi che in una nota siglata da diversi dirigenti confermano la loro partecipazione unitaria alle prossime elezioni d’ottobre con l’istituzione di una lista civica “che si iscrive – dice la nota – nell’orizzonte di una netta e radicale discontinuità con le disastrose esperienze dei governi Cuffaro e Lombardo e nell’avvio di un processo di liberazione della Sicilia dalle piaghe dell’illegalità, della spesa improduttiva e del clientelismo”.
A questo punto, Pd a parte, il resto della sinistra potrebbe appoggiare Claudio Fava nella corsa alla presidenza della Regione anche se Giambrone preferirebbe candidare un “esterno” e lo stesso Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, starebbe vagliando qualche nome che sia interessante ed attraente per l’elettorato, su tutti quello del pm Antonio Ingroia che, però, non ha mai parlato di una sua discesa in campo.
