E’ stata allestita presso il Real Albergo delle Povere, e resterà visitabile fino al prossimo 9 settembre, la mostra “Retrospective”, che propone 107 fotografie in bianco e nero di Robert Capa
di Andrea di Napoli
Nessuno si stupirà accorgendosi che dietro ogni fotografia c’è sempre una storia. Molte immagini raccontano la storia dei soldati in guerra, altre quella di un personaggio famoso o di uno sconosciuto, ma tutte insieme rappresentano efficacemente la Storia con la “S” maiuscola.
L’evento espositivo è stato promosso dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, rientra nel calendario delle manifestazioni di Palermo Capitale della Cultura 2018 ed è organizzata da Civita in collaborazione con la Casa dei Tre Oci e con l’Agenzia Magnum, fondata 70 anni fa dallo stesso Capa insieme agli altri indimenticabili fotografi Cartier-Bresson, Seymur, Vandinvert e Rodger.
Il fotografo di origini ungheresi, al secolo Endre Friedman, decise, insieme alla collega e compagna Gerda Taro, di adottare lo pseudonimo di Robert Capa col quale passò alla Storia della Fotografia per le coraggiose riprese “a distanza ravvicinata” o per l’unico reportage relativo allo sbarco in Normandia risultato “leggermente fuori fuoco”.
Un evidente fraintendimento consiste nella presunta capacità, che fu immediatamente attribuita alla Fotografia, di riprodurre fedelmente la realtà. Già nella seconda metà dell’800, tanti episodi storici sono stati ricostruiti dai protagonisti con delle adeguate messe in scena per consentire ai fotografi di rappresentarli attraverso attrezzature dalle caratteristiche tecniche ancora piuttosto limitate. L’inattendibilità delle fotografie non consente di dare all’immagine l’autorevolezza di “fonte storica”. Purtuttavia la fotografia costituisce una importante testimonianza e, anche se non garantisce la verità, ma solo una possibile versione dei fatti in essa raffigurati, contribuisce sicuramente a descrivere gli avvenimenti.
Probabilmente Robert Capa era consapevole che, oltre alle bombe, anche le pellicole utilizzate fino al 1954 da tutti i fotografi costituivano un “ordigno micidiale”, in quanto il supporto al nitrato si è rivelato facilmente infiammabile, per semplice autocombustione, ed in grado di sprigionare esalazioni nocive. Una delle stampe esposte mostra le classiche strisce di “provini” con la scritta “NITRATE” ben leggibile lungo il bordo del rullino, ma senza alcuna conseguenza.
A distanza di oltre 70 anni, risulta sterile la nota polemica relativa all’identità del miliziano spagnolo o alla precisa localizzazione del paesaggio siciliano fotografato da Capa.
Il Tempo ha rimosso la notizia dall’attualità, mantenendo, invece, il messaggio più profondo e significativo che il fotoreporter ha inteso comunicare agli osservatori.
L’allestimento, seguendo un rigoroso ordine cronologico, prevede 11 sezioni relative ai luoghi geografici teatro dei fatti documentati dall’autore nell’arco di tempo che va dal 1932 (Copenhagen) al 1954, anno in cui perì tragicamente in Indocina saltando per aria su una mina. La dodicesima affascinante sezione è costituita dai ritratti di amici ed artisti famosi come Ingrid Bergman e Pablo Picasso oltre che dello stesso Capa insieme allo scrittore statunitense John Steinbeck.
In occasione della tappa palermitana sono state esposte anche diverse fotografie realizzate nel corso dell’operazione che impegnò la Settima Armata nella liberazione della Sicilia.
All’epoca il servizio del fotoreporter apparve sulle pagine della prestigiosa rivista americana “Life”, ma, proprio recentemente, il Comune di Troina, scenario naturale dei drammatici fatti del 1943, grazie al generoso contributo economico della “Fondazione Pintaura”, ha acquistato 62 di quelle stampe originali per una esposizione permanente dalla indiscutibile valenza storica e culturale che merita una segnalazione anche come interessante richiamo turistico.
La mostra fotografica “Robert Capa Retrospective” curata da Denis Curti, viene ospitata a Palermo negli spaziosi locali espositivi all’interno del Real Albergo dei Poveri, in Corso Calatafimi n°217, e resterà visitabile fino al prossimo 9 settembre dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Chiuso il Lunedì.
Il biglietto di ingresso costa €10,00, ma sono previste diverse convenzioni e riduzioni (la biglietteria chiude alle ore 18.00). Un vasto assortimento di pubblicazioni relative a Robert Capa, alla Agenzia Magnum, all’Arte ed alla Storia della Fotografia sono in vendita presso l’accogliente book-shop.