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Rinaldo Clementi e la Leva teatrale di Palermo: ricordando Joe Petrosino

A settembre, va in scena il progetto Leva teatrale di Palermo sulla vita di Joe Petrosino...

di Redazione

A settembre, va in scena il progetto Leva teatrale di Palermo sulla vita di Joe Petrosino. Il progetto coinvolge Rinaldo Clementi, il Comune di Palermo, l’Ersu, l’Università degli studi di Palermo, l’associazione Joe Petrosino Sicilia e Rotary Palermo Nord.

 

di  Eléna Vitrano

Tutto ebbe inizio la scorsa primavera, più precisamente il 12 marzo, ovvero quando, in occasione dell’anniversario dell’omicidio del poliziotto italo-americano Joe Petrosino, avvenuto il 12 marzo 1909, il Comune di Palermo insieme a Ersu, Università degli studi di Palermo, associazione Joe Petrosino Sicilia e Rotary Palermo Nord, organizzano una giornata commemorativa nei luoghi che videro il celebre poliziotto, durante il suo ultimo soggiorno nel capoluogo siciliano, 107 anni fa. Perché tanto “scrusciu”? Petrosino fu la prima vittima di mafia come appartenente alle forze dell’ordine. Ma procediamo con calma.

Prendete Rinaldo Clementi, attore e regista di origini romane che non ha ormai più bisogno di presentazioni, e poi prendete alcuni studenti universitari, tutti accomunati dalla passione per il teatro. Aggiungete, infine, la preziosa collaborazione di Giada Baiamonte, giovane e promettente attrice siciliana, et voilà: la Leva Teatrale è servita. Il progetto Leva Teatrale di Palermo, presentato per la prima volta durante la celebrazione del Petrosino’s Day, nasce per portare in scena la storia del noto ‘sbirro’, nel tentativo di mettere in luce dubbi e dinamiche su un omicidio destinato a restare nell’ombra omertosa, tipica dei delitti della “Mano Nera”. “Domani parleremo di Joe”, questo il nome della rappresentazione, si ispira a “L’omicidio di Joe Petrosino. Misteri e rivelazioni”, un libro di Anna Maria Corradini, la quale insieme ad Alberto Firenze (presidente dell’Ersu), si impegnerà in prima linea per la realizzazione di tale progetto. Gli autori, entrambi giornalisti, hanno scritto interessanti pagine sul caso rimasto irrisolto ed acceso una piccola luce, significativa per alimentare la memoria di Joe, un uomo tutto d’un pezzo, che ha fatto del suo lavoro la sua reale ragione di vita. Fino all’ultimo.

 

Leva teatrale di Palermo: sulle tracce della verità!  Leva teatrale

I giovani attori, rigorosamente studenti universitari under 30 e, a detta del maestro Clementi, tutti in gamba e volenterosi, si riuniscono ogni giovedì nella Casa del Goliardo (Casa dello studente, per intenderci), nel centro storico dell’eclettica Palermo. Ad essi si è ultimamente aggiunto anche Antonio Bonanno, stimato regista nostrano. Qui, attraverso suggestioni, improvvisazione, approfondimenti e riflessioni, si diventa protagonisti indiscussi di un “mosaico”, le cui tessere si fanno portatrici di verità, o teorie volte alla ricostruzione di un caso tanto difficile, quanto incancellabile, ancora oggi avvolto nella nebbia. Incontro dopo incontro, Petrosino viene spogliato della sua divisa, e rivestito con abiti di una persona come tante; perché, in fondo, Joe non era solamente un ambizioso poliziotto, bensì un padre, un marito, un uomo con vizi e virtù. Uno di noi.
I ragazzi della Leva Teatrale di Palermo saranno pronti a salire sul palco il prossimo settembre e, dopo tanto impegno e dedizione, viene spontaneo chiedersi quali siano le aspettative per questo progetto.

Giada Baiamonte ci dice la sua:
Mi aspetto che venga fuori un bello spettacolo e ciò avverrà soprattutto se la gente che verrà a vederci, entrerà in una maniera ed uscirà con un’anima vibrante e con dei dubbi e delle domande per la testa. Perché, secondo me, questo è il valore del teatro e questo è quello che cerchiamo di trasmettere ai ragazzi, che incontro dopo incontro riescono a stupirci sempre di più. Vorrei quindi che tale catena, che il flusso di pensieri e di domande (sempre più rare nella nostra storia), non si spezzasse.

Sarebbe un “peccato di Dio” se ciò accadesse! L’ennesimo.
Ma è anche nostro dovere fare qualcosa, affinché ciò non si verifichi.

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