“Più attenzione per il rispetto delle regole, più controllo degli accessi e maggiori soluzioni per evitare anche assembramenti nelle strutture sanitarie”. E l’appello della Ugl sanità sulla risalita dei contagi in Sicilia.
Contagi in risalita in Sicilia
Risalgono i numeri della diffusione del contagio da Covid-19 in Sicilia ed aumenta la preoccupazione anche tra i lavoratori. Lavoratori, che, adesso, temono per un eventuale ritorno di quelle misure stringenti che hanno già messo a dura prova l’intera economia nazionale ed isolana.
Un sentimento condiviso dalla Ugl Sicilia. La Ugl Sicilia, attraverso le federazioni regionali Sanità e Medici, lancia un accorato appello. Appello, rivolto alla cittadinanza ed alle istituzioni della Regione e degli enti locali isolani. “Abbiamo sempre ritenuto giusto e corretto far ripartire le attività alla luce dei dati incoraggianti, che nelle scorse settimane venivano giornalmente registrati. Considerato che la Sicilia è stata una delle regioni che ha meglio gestito le fasi 1 e 2 dell’epidemia – dicono Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri -.
Non abbassiamo il livello di guardia
Oggi però stiamo assistendo ad una nuova risalita del numero di soggetti positivi. Risalita, certamente dovuta all’apertura dei confini ed all’arrivo incontrollato di migranti. Ma soprattutto con grande dispiacere notiamo come in innumerevoli luoghi si sia abbassata la guardia. Ci si è dimenticati il rispetto delle basilari norme di comportamento. Ovvero, il corretto utilizzo della mascherina, la costante sanificazione delle mani, il distanziamento fisico purtroppo ancora necessario.
L’appello della Ugl
Per questo motivo invochiamo maggiore attenzione e scrupolosità da parte dei cittadini. In modo, da non sacrificare i sacrifici fatti nel recente passato, a partire dall’inevitabile e sconvolgente lockdown (principalmente per evitarne un altro). Alle istituzioni ad ogni livello, chiediamo a gran voce non limitazioni, ma più controlli. E inoltre, un incremento delle iniziative volte al dialogo ed alla sensibilizzazione della popolazione residente. Ma anche dei tanti turisti che, fortunatamente, hanno scelto la nostra terra per le loro vacanze. E’ chiaro, oltretutto, che non ci si può girare dall’altra parte di fronte al fenomeno degli ingressi, regolari o meno. Ingressi, che vanno minuziosamente setacciati al pari delle attività di censimento e tracciamento per chi entra in Sicilia – evidenziano i due sindacalisti. Così come non è tollerabile che la sacrosanta riapertura delle prestazioni ospedaliere, sanitarie e di molti altri servizi, sia diventata in diverse parti occasione di assembramento.
Il buon senso dei cittadini
Ci appelliamo quindi al buon senso dei cittadini, affinchè si attengano perfettamente alle disposizione impartite dagli enti. Così come, alle reali, urgenti ed improcrastinabili necessità. Nonchè al rigore delle istituzioni nel far funzionare a dovere tutti i meccanismi. A partire, ad esempio, dal sistema delle prenotazioni delle prestazioni mediche poiché non è tollerabile il ritorno all’affollamento dei pronto soccorso e delle sale d’attesa. Questo, dunque, è il nostro accorato intervento – concludono Urzì e Lanteri -. Ci auguriamo che ognuno possa coglierlo per fare la sua parte. Tenuto conto che in ballo c’è il futuro della nostra società e dell’economia siciliana, perché non ci possiamo permettere affatto una nuova chiusura totale.”