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Ritiro Decreto Alta professionalità

di Redazione

Decreto Alta professionalità: Provincia, la Fp Cgil ne ha chiesto il ritiro. “Un incarico: l’unico atto del commissario in un mese, con le scuole che manifestano per avere plessi scolastici sicuri”

 

Decreto Alta professionalità. E’ rimasto in carica solo un mese e l’unico provvedimento che ha fatto, come racconta oggi il Gazzettino di Sicilia.it, è stato una modifica della struttura organizzativa della Provincia, per dare il via all’attribuzione di un incarico. La Fp-Cgil, questo pomeriggio, in sede di contrattazione decentrata per il salario accessorio, ha chiesto il ritiro del decreto con il quale il commissario straordinario della ex Provincia, Girolamo Di Fazio, nominato il 28 ottobre scorso, ha di fatto istituito l’Alta Professionalità, una nuova posizione organizzativa di tipo B, attribuita alla direzione gestione e patrimonio, “promozione” che in termini economici prevede un’indennità massima di 16 mila euro fisse l’anno più una percentuale variabili.

La Fp, sul piede di guerra, ha denunciato l’adozione della delibera, in palese violazione delle norme contrattuali. “Il commissario poteva occuparsi di altro, le emergenze sono tantissime alla Provincia. In questi giorni tante istituzioni scolastiche stanno manifestando per avere scuole dignitose, c’è la viabilità secondaria in stato disastroso”, dichiara il segretario Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca.

Il segretario generale della Provincia ha comunicato questo pomeriggio alla Fp-Cgil che ritirerà l’atto: l’eventuale riproposizione avverrà secondo le norme, che prevedono il prelevamento delle somme per assicurare la copertura e poi in fase di contrattazione la definizione dei criteri e l’avvio delle procedure di assegnazione con un bando pubblico. Per il segretario della Fp Cgil Palermo, Giovanni Cammuca, “non si tratta di una battaglia contro l’istituzione dell’Alta Professionalità, peraltro prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro che noi abbiamo sottoscritto. Quello che invece si contesta è il metodo. Intanto perché appare piuttosto surreale che appena qualche giorno dopo l’insediamento il primo atto di un commissario di un Ente in piena emergenza sia una promozione a un dipendente. E poi perché l’istituzione dell’Alta professionalità è materia di contrattazione, con obbligo d’accordo con le organizzazioni sindacali. Il commissario può limitarsi a dare un indirizzo politico, ma non può fare una nomina e spostare risorse senza un confronto coi sindacati”. Il contratto collettivo nazionale di lavoro prevede che per l’istituzione dell’alta professionalità, venga incrementato il monte salari dell’ente dello 0,2 per cento.

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