Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Saldi in Sicilia, avanti adagio…

Sondaggio di Confesercenti sicilia sulla prima settimana di saldi in Sicilia. Il presidente Vittorio Messina: “Serve riformare il sistema dei saldi differenziando le regole per online ed esercizi fisici

di Redazione

Saldi in Sicilia, avanti adagio. Migliora in Sicilia l’andamento delle vendite rispetto allo scorso anno e aumenta la spesa pro-capite destinata agli acquisti. Purtroppo, però, l’uscita dalla crisi resta ancora lontana e il 61% degli esercenti del  settore moda non vede “spazi significativi di ripresa del settore”. 

Il quadro di Confesercenti

Il quadro emerge dal sondaggio realizzato da Confesercenti Sicilia con un questionario somministrato il 7 gennaio ad un campione di 200 esercenti dell’Isola.
Uno studio che passa in rassegna la percezione dei commercianti rispetto agli incassi della prima settimana di saldi e ai cambiamenti che il comparto ha registrato negli ultimi anni. Tra questi, le aperture nelle domeniche e nei festivi, il Black Friday, le vendite online, l’incidenza sulle vendite di eventi particolari organizzati dai Comuni in occasione delle festività.  Se per il 70% degli intervistati il Black Friday finisce per drenare risorse alle vendite nel periodo dei saldi, oltre il 63% ritiene positivo l’anticipo del via agli sconti al 2 gennaio. Il 48% dichiara di avere una “percezione positiva per il proseguo dei saldi invernali 2020” (molto positiva per il 16,46%, positiva per il 31,65%). E se per il 37,34% la stagione andrà come lo scorso anno, a vedere nero è solo il 14,56% degli intervistati. Per 3 commercianti  su 10, inoltre, la prima settimana ha segnato anche un incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre per quasi la metà (il 47,47%) ha confermato l’andamento dello scorso anno.  Ma ad essere positiva è la percezione sulla spesa pro-capite destinata agli acquisti, “aumentata” secondo il 12,66 per cento degli intervistati (lo scorso anno a vedere un lieve aumento era solo il 3%), rimasta uguale al 2019 per il 55% e diminuita per il 32%.

L’uscita dalla crisi è ancora un miraggio


“Sia chiaro, l’uscita dalla crisi resta lontana. E resta lontana anche la modifica del sistema saldi, ormai superata dal commercio online – dice Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia –  Abbiamo preparato una griglia di domande che indaga anche su novità come il Black Friday e sui fattori che condizionano l’andamento dei saldi. Restiamo convinti, e il sondaggio ci conferma in questo, che il sistema dei saldi vada ripensato in chiave piccoli esercenti. Oggi più che ieri serve fare una distinzione tra esercizi fisici e online e trovare soluzioni per cercare di fare re-innamorare il cliente finale all’esercizio fisico, all’esperienza di toccare e guardare quello che compra”.

La concorrenza del commercio on line


Tra i nodi più significativi emersi dallo studio sui saldi, c’è proprio la concorrenza del commercio online. Questa è giudicata negativamente dal 72,78% degli intervistati. Ciò, anche se il posizionamento sui  motori di ricerca dei negozi, è ormai ritenuto più che utile all’incremento delle vendite da oltre il 75% degli intervistati (“molto utile” per il 20,89%, “abbastanza” per il 54,43%). Ad incidere positivamente sulla propensione alla spesa sono per gli esercenti anche gli eventi organizzati dalle amministrazioni comunali nel periodo natalizio. Ebbene, per il 18% “incidono molto”; per il 53% “abbastanza”; e solo per il 27,85% “non hanno peso”. Le aperture nelle domeniche e nei festivi, sono ritenute “importanti” per il 55,7% degli intervistati (“incidono molto” per il 12,66% e “abbastanza” per il 43,04%).

Terzo anno di sondaggio


“E’ il terzo anno consecutivo che proponiamo questo questionario ad un campione di esercenti  siciliani – spiega il direttore di Confesercenti Sicilia, Michele Sorbera – . E’ un questionario ponderato rispetto al numero di attività presenti nelle varie province. Questo ci consente di tracciare una linea nel tempo rispetto ai saldi. Inoltre, anche di avere il polso su quello che è l’umore della categoria sul futuro e sulla crisi che imperversa ormai da troppi anni”.
Dieci le domande del questionario  somministrato agli esercenti il 7 gennaio. “Rispetto a gennaio 2019, com’è stato l’andamento delle vendite nei saldi iniziati il 2 gennaio?”. “Il Black Friday ha drenato risorse nel periodo dei saldi 2020?”. “Ha trovato giusto l’avvio dei saldi in Sicilia il 2 gennaio?”. “La spesa pro capite destinata agli acquisti è aumentata, uguale, o diminuita?”. Come valuta la crescente diffusione delle vendite online?”. “Ritiene ci siano spazi per una significativa ripresa del settore moda?”.  “Ritiene che per il settore moda (abbigliamento, calzature, intimo, accessori, etc.) un buon posizionamento del punto vendita sui  motori di ricerca incida sulle vendite?”. “Secondo lei quanto incidono gli eventi organizzati dai Comuni nel periodo natalizio sulla propensione alla spesa?”. “Ritiene che le aperture domenicali e nei festivi  incidano sul volume d’affari della sua attività?”.

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