Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

SAVE ITALY, la rivoluzione degli educati

di Redazione

Oggi al Nuovo Montevergini alle ore 19,00

Incontro – presentazione del Laboratorio di Comunicazione del Corso di Laurea in Disegno Industriale tenuto da Philippe Daverio.

Da qualche mese Philippe Daverio è capofila di una corrente d’opinione spontanea e consapevole che al grido di SAVE ITALY tenta di ricordare agli italiani che hanno la fortuna di custodire un bene che è dell’Umanità tutta: l’Italia.  

Save Italy vuol dire anche questo: ricordare chi eravamo e che cosa stiamo diventando. Ricordare che eravamo lavoratori e siamo diventati zimbelli della finanza, sia quella delle banche irresponsabili che quella dello sceriffo di Nottingham che deve alimentare quotidianamente la piovra morente d’una spesa pubblica ch’era una volta frugale e oggi è pazza. Save Italy vuol dire far presente che è meglio dare i soldi alle sovrintendenze di Parma e Bologna che stanno svitando le lampadine dei musei per risparmiare sulla bolletta della luce piuttosto che fare ogni mattina il pieno di benzina a centinaia di migliaia di auto blu che riescono a compiere il miracolo di consumare di più per chilometro d’un carro armato Leopard.

E partendo proprio da quest’idea  Daverio ha proposto agli studenti del Laboratorio di Comunicazione del Corso di Laurea in Disegno Industriale di immaginare delle proposte progettuali che rivoluzionassero alcuni scorci della città di Palermo ridisegnandone la linea d’orizzonte: lo Spasimo, Piazza Magione, la Cuba, il Castello della Zisa, il Ponte dell’Ammiraglio, la Cala, il Castello di mare Dolce, Villa Napoli, Villa Raffo. 

Lo stesso tema “rivoluzionario” è stato proposto anche ad alcuni bambini della cooperativa Apriti Cuore, che da anni lavora sull’interazione fra normodotati e diversamente abili e fa dell’integrazione una bandiera, il lavoro è stato coordinato da Pinella Bongiorno. 

Simbolo e punto di partenza dello studio affrontato dai ragazzi “ridisegna Palermo” è la Stele della Zisa, documento fondamentale per la storia della multiculturalità cittadina, spesso misconosciuto dagli stessi palermitani.

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