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di Redazione

La new economy del sesso, siti internet per appuntamenti a pagamento e cataloghi di bionde e brune

di Roberto Savona 

Già da alcuni anni, il fenomeno della prostituzione ha cambiato strumenti. Per attrarre sempre più clienti e per garantire maggiore privacy, pure questo mercato ricorre ai mezzi telematici. Anzi, c’è da dire che quello della prostituzione è il mercato che prima e più degli altri ha utilizzato la tecnologia per estendere il proprio dominio e il proprio miliardario giro d’affari.

Una delle forme più utilizzate è internet. Esistono, infatti, centinaia di siti che possono essere ricondotti a veri e propri uffici per organizzare appuntamenti a pagamento. Nel nostro Paese se ne trovano a decine, ma nessuno di questi pubblicizza direttamente il genere di articolo che nella realtà offre. Infatti, nella maggior parte dei casi, la prostituzione viene spacciata per incontri con affascinanti donne disponibili, senza alcun accenno alla contropartita in denaro che l’utente di questi siti deve poi offrire. Il più delle volte si accede ai servizi Internet grazie all’iscrizione a una mailing list, cioè a una lista di persone che riceveranno materiale fotografico e altro direttamente alla propria casella di posta elettronica.

Spesso, però, oltre ai messaggi che pubblicizzano siti analoghi e a foto amatoriali porno, vengono pubblicizzati altri servizi: e questa è la porta per accedere al vero e proprio mercato della prostituzione. Si chiede una password (un codice segreto) e un nick o nome di comodo, attraverso il quale l’utente può accedervi. E così il navigatore in rete si trasforma nel cliente di una prostituta.

Sempre più spesso, poi, è possibile cercare prostitute attraverso i servizi delle chat che si trovano in alcuni siti Internet a contenuto pornografico: chattare vuol dire scrivere con un personal computer e attendere che la persona contattata risponda sul video col medesimo sistema. Sono sempre più numerosi, infatti, i forum di utenti che si scambiano impressioni, suggerimenti, indirizzi hot, gli annunci a luci rosse e i siti web di escort e prostitute con tanto di foto e specialità di ogni ragazza che ospita i clienti nella propria abitazione o in hotel.

Il servizio costa di più che quello “per strada”. I prezzi, infatti, in media vanno dai 100 ai 500 euro per una prestazione di 45 minuti, ma possono arrivare anche fino a 2mila euro.

Le donne che si prostituiscono indoor, pubblicizzandosi sulla Rete, sono sempre di più, decine di migliaia. Le stime non tengono il passo: chi è dentro non si vede, quindi è difficile contarle.

 

 

 

 

 

 

 

 

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