Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Scuola siciliana allo sbaraglio

I dati relativi alla scuola siciliana sono allarmanti. Il numero degli studenti è in calo, mentre aumenta la dispersione scolastica. In aumento il personale precario. Chiudono sedi e si persono autonomie scolastiche. Fotografia di una scuola allo sbaraglio

di Redazione

Scuola siciliana allo sbaraglio. Chiusura di istituti, dispersione, evasione, perdita di autonomie scolastiche, carenze organiche. La mappa della situazione scolastica in Sicilia segnala dati allarmanti.
Secondo dati statistici forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, negli ultimi 5 anni, in Sicilia, si è registrato un preoccupante calo di numero di autonomie scolastiche. Parliamo di una perdita di 103 autonomie. Nell’anno scolastico 2024/2025, infatti, si registrano 728 autonomie, rispetto alle 831 del triennio precedente.

Calo di studenti

Anche il numero degli studenti nella scuola siciliana è in sensibile calo. Oggi si contano 41.878 studenti in tutto. Da 702.507 unità sono passati a 660.629.
Sempre nello stesso periodo, sono scomparse 43 sedi. Al di là dell’accorpamento amministrativo, quindi, hanno chiuso 15 edifici scolastici dell’infanzia, 19 della primaria e 13 della secondaria di primo grado.
Molta preoccupazione desta la diminuzione della popolazione scolastica, ovvero il numero di studenti che frequentano le scuole nell’Isola. Un fenomeno figlio della crisi socio-economica che da decenni affligge la Sicilia. Infatti, recenti studi, elaborati dalla Svimez, hanno fotografato uno spopolamento del Mezzogiorno e delle sue aree interne, caratterizzato da una migrazione sempre più selettiva. Ne consegue che ogni anno la Sicilia perde 15.000 abitanti, di cui 7.000 giovani laureati, mentre circa un terzo degli studenti meridionali preferisce le università del Nord.

In aumento gli studenti stranieri nella scuola siciliana

In controtendenza nella scuola siciliana è, invece, il numero di alunni stranieri che, sempre negli ultimi 5 anni, è aumentato di 3.814 unità. Ovvero, dai 26.360 dell’anno 2020/21 ai 30.174 di quest’anno. L’aumento è stato registrato in tutti gli ordini e gradi. Ordini e gradi, che possiamo ripartire in  +601 all’infanzia, +1.936 alla primaria, +1.291 alla secondaria di primo grado. Mentre alla secondaria di secondo grado, c’è stata una riduzione più lieve di 14 unità.
Un fenomeno, quello della dispersione scolastica che richiede anni di lavoro e di concentrazione per alleviare il fenomeno.

In aumento gli alunni disabili nella scuola siciliana

Un ultimo aspetto preoccupante nella scuola siciliana riguarda l’aumento di 5.643 alunni con disabilità. Questi ultimi sono passati da 27.986 a 33.629. A questo drammatico aumento non segue un adeguamento dei posti di sostegno in organico, che spetta loro di diritto. Basti pensare che su 25.549 docenti ben 11.595 sono in deroga, ovvero precari. Una situazione, quest’ultima, che impedisce di garantire la continuità didattica tra docente e discente.Quresta situazione decisamente critica è frutto di una forte crisi socio-economica, nonché di una politica scellerata. 

Divario tra Nord e Sud

L’altro elemento raccapricciante che emerge nel mondo della scuola è il pesante divario tra Nord e Sud.
Sempre più famiglie intere si vedono costrette a emigrare al Nord.
Occorrono politiche finalizzate a ridurre il divario territoriale e aumentare, per i nostri giovani, le opportunità di lavoro, in termini di quantità e di qualità.

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