Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Se non sono Mamma, sono comunque Donna

Si può fare carriera ed essere mamma nello stesso tempo? Le scelte difficili di una donna.

di Redazione

Si può fare carriera ed essere mamma nello stesso tempo? Le scelte difficili di una donna

di Marcella Cannariato*

Definirsi non è facile, ma è un esercizio che, a sessant’anni, non si può rimandare. Ti aiuta a guardarti, dentro e fuori, con la dovuta onestà. Anche se non smetto di confrontarmi con chi mi sta intorno, cerco continuamente di evolvermi e, al tempo stesso, di correggermi. Ci vuole una vita per farlo, ma alla fine – credetemi – ci si riesce. Ecco, se c’è una cosa che negli anni ho imparato è ammorbidire la mia intransigenza: sono dura, anzi durissima con me stessa, ma capisco anche che sbagliare è umano e riesco ad essere indulgente, senza per questo essere buonista!

Amo la discrezione, detesto l’esibizione. Sono una Donna di fatti. Amo la sfida più di ogni altra cosa: non per desiderio di guadagno, ma perché potrò, così, conoscere l’evoluzione del mondo, rimanendo giovane. E’ quando si smette di essere in sintonia con i tempi che si perde la vera giovinezza!

Libera e padrona del mio destino: questa era l’idea che avevo di me. Ma era un’illusione. I condizionamenti della realtà sono talmente forti che spesso ne rimaniamo schiacciati.

Quando diventai un Agente di Assicurazioni, mi innamorai della professione non solo perché scoprivo un mondo che non avrei mai immaginato, ma perché mi salvava da un ovvio destino: un marito e un po’ di piccini cui badare e far crescere. All’epoca le Donne lavoravano ai piani bassi, altro che tetto di cristallo! Sono passati decenni da allora: oggi le Donne in carriera sono milioni e ovunque si occupano di politica. Pensate, presto Hillary Clinton potrebbe diventare il Presidente della Nazione che governa il mondo: gli Stati Uniti d’America!

E per quanto i tempi si siano evoluti, ancora oggi non si perde occasione per mettere in risalto i “punti deboli delle Donne”, partendo ad esempio dal fatto che, secondo il comune sentire, Donna è (anzi, deve essere) mamma e se non è mamma non sarà mai Donna. Ancora oggi è difficile far accettare agli uomini (e, a dire il vero, anche a molte Donne) che la maternità non rappresenta l’unico cardine della Femminilità. La maternità non è una necessità, ma un Diritto e, soprattutto, una Scelta.

Ma che libertà ha, oggi, una Donna se è costretta a scegliere tra famiglia ed il proprio lavoro, se non ha nessuno per aiutarla e l’asilo costa più di quanto guadagna? E ancora: che libertà ha una Donna, se per poter fare carriera, alle stesse condizioni di un uomo, sarà costretta a rinunciare ad avere dei figli?

Ma se veramente una Donna preferisse il lavoro a dei figli? Se non si sentisse per niente materna?

E’ vero: ci sono sempre più Donne che vogliono essere madri, altre che lo vogliono “a tutti i costi” e, se del caso, ricorrono anche alla fecondazione assistita.

A ben vedere queste sono le facce di una stessa medaglia: le Donne devono decidere tra la famiglia ed il lavoro. Non è previsto che una Donna possa pretendere entrambe le cose.

Vero è che negli ultimi anni, i progressi delle Donne sono stati enormi ma … possiamo veramente cantar vittoria?

Al di là delle conquiste, la situazione delle Donne nel mondo del lavoro resta insoddisfacente. A parità di titoli le Donne sono meno occupate, più precarie e, come se non bastasse, meno pagate degli uomini. Le Donne sono inserite nel mercato del lavoro, ma a livelli (troppo) bassi, poche sono coloro che arrivano ad occupare posizioni di rilievo, pochissime quelle che arrivano ai vertici decisionali. Ma tutto ciò accade perché le Donne oltre a dedicarsi al proprio lavoro e alle proprie ambizioni “devono” occuparsi della casa e dei figli.

Di fatto, Noi Donne ci sentiamo in colpa per tutto: perché lavoriamo troppo, oppure perché vogliamo dei figli, o ancora perché occupandoci troppo dei figli e della casa, non abbiamo la forza per acquisire nuove competenze in ambito lavorativo.

Non ci si deve illudere: il modo migliore per cambiare i costumi di una società non è cambiare le leggi, ma agire a livello sociale e finché Noi Donne non impareremo a fare, veramente, Rete, non ci sarà mai nessuna legge, per quanto equa sia, che ci sbarazzerà delle continue discriminazioni cui siamo soggette giornalmente.

E allora cosa augurarvi ed augurarmi?

Mi piacerebbe che le Donne avessero un’idea profonda della loro libertà!

Mi piacerebbe che le Donne pensassero un po’ più a se stesse!

 

*Presidente della Associazione no profit “Fiori di Acciaio”

 

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