Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Siciliani emigrati a Malta

Sono molti i siciliani che, di anno in anno, si trasferiscono a Malta. Soprattutto giovani che lasciano la Sicilia, convinti che la propria terra li abbia respinti...

di Redazione

Una nuova forma di emigrazione dalla Sicilia vede i siciliani alla volta dell’Isola di Malta. Tassazione più bassa. Licenze immediate. Prestiti. Opportunità di business. Come vivono i siciliani emigrati a Malta?

 

Sono molti i siciliani che, di anno in anno, si trasferiscono a Malta. Nuovi emigranti targati Sicilia, ma, questa volta, senza valigie di cartone. Si tratta prevalentemente di giovani, con la valigia stracolma di speranze. Lasciano la Sicilia, convinti, talvolta,  che la propria terra li abbia respinti.
Alcuni di loro, appena arrivati, si associano ai numerosi  extracomunitari sbarcati dai barconi per ottenere un certificato provvisorio di soggiorno a Malta. Certificato di soggiorno, tutto sommato, facile da ottenere.malta
Sono spinti dalla speranza e dall’incensante propaganda che aprire un’attività a Malta è semplice e immediato. Corre voce, infatti, che a Malta apri un’attività, ottieni una licenza edilizia o un prestito in un mese soltanto e senza vertiginosi o rocambolesche prassi burocratiche.

Malta è un cantiere aperto. Tutto è in ricostruzione: strade, bastioni, porti, edifici, musei, palazzi, teatri. Offre grosse e interessanti opportunità di business. Anche sotto il profilo culturale è diventato un paese particolarmente produttivo.  La tassazione per aprire una Srl è al 35 per cento, mentre la nostra Iva è al 18 per cento. Infatti, molti imprenditori aprono la propria Società maltese perché, se si lavora con sede a Malta per l’estero, il governo ti rimborsa anche 6/7 per cento del fatturato che hai prodotto, lavorando da qui, creando dunque posti di lavoro per i maltesi. Quindi, è come se le tasse fossero al 5 per cento.
Insomma, l’Isola sta vivendo un periodo di forte slancio economico. Tutto interamente cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Siciliana che, anziché usufruire dei finanziamenti comunitari che vengono dirottati a Malta, spinge i propri connazionali a dirottare su Malta, assieme ai finanziamenti della Comunità Europea, pure le proprie speranze.
Se non si hanno grandi pretese, si riesce a vivere qui in due persone anche con mille Euro al mese.
Le prospettive lavorative per i siciliani che approdano a Malta, dunque, ci sono. Il settore prevalente in cui i siciliani trovano impiego è quello informatico. Ovviamente, è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese.malta2
Dopo anni di sofferenza e di insubordinazione, Malta è oggi un paese in auge, grazie, come dicevamo, agli investimenti occidentali e alla presenza turistica che fornisce all’Isola un grosso contributo economico. Membro dell’UE, vanta un’economia in ascesa e tra i maggiori investitori occidentali,  annovera proprio l’Italia.
La Sicilia, nonostante le innumerevoli affinità geografiche, non ha avuto la stessa sorte. Pertanto, dirotta i propri abitanti verso l’isola cugina. Infatti, Malta, essendo un’isola in tutta la sua essenza, proprio per le potenzialità di un’isola, può essere considerata  la cugina in primo della Sicilia. In fondo, sono separate da un braccio di mare che si aggira, si è no, intorno a i 90 chilometri. Eppure, le due isole hanno avuto un destino diverso. Malta ha le banche con le risorse provenienti dalla Russia, dai paesi arabi, dagli stessi italiani. Questo le consente una condotta finanziaria decisamente basata su una serie di fatti decisamente convenienti. Recentemente, ha abbassato le tasse dal 32 al 29 per cento. Non si pagano tasse sulla casa, né sulla spazzatura. Le assicurazioni hanno costi pari a un terzo rispetto a quelle vigenti in Sicilia.

Insomma, sembra proprio che per i siciliani sia diventata l’Isola felice.

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