I siciliani immigrati in Australia, tra gli anni ’50 e gli anni’70, sono, all’incirca 100 mila, il 15 per cento della popolazione italiana immigrata in Australia. Sono tutti ben inseriti nell’economia del paese e molti di loro rivestono posti apicali nel mondo dell’alta finanzia e della vita politico-amministrativa e sono considerati dalla popolazione locale ‘new australian’
di Luca Licata
Sono chiamati i “new australian”, un termine molto ospitale per indicare un nuovo venuto che, in quanto tale, viene assistito e aiutato a inserirsi nel paese di accoglienza. Stiamo parlando dei numerosi siciliani che vivono in Australia da oltre un secolo, rappresentando, ormai, una folta e dinamica comunità australiana. Una delle comunità immigrate, quella dei siciliani in Australia, più affermate tra i più disparati territori di accoglienza. Una comunità che consuma la propria vicenda umana e sociale fra tradizione e modernità, fra la nostalgia per la terra di origine e il desiderio di affermarsi ai massimi livelli della società ospite. E l’Australia è uno dei paesi di accoglienza immigrati, che più degli altri offre questa possibilità. Sì, l’opportunità di affermarsi e di acquisire ottimi livelli di status e di rappresentanza, purché, però, abbia le carte in regola. Per i clandestini, invece, la tolleranza è prossima allo zero. Quando ti va bene, vieni rinchiuso in un campo di raccolta in qualche sperduta isoletta dell’Oceano, in attesa di rimpatrio. Non è, comunque, il caso, come dicevamo, dei siciliani: tutti dotati di nazionalità australiana, ben inseriti nell’economia e nella vita politica-amministrativa.
Sono molti, infatti, i siciliani trapiantati in Australia che, oggi, vantano uno straordinario successo. Ma dietro questo successo, non sta una fortuna improvvisa, ma sane iniziative costruite negli anni con grande sacrificio e all’insegna della trasparenza, attecchite con successo in un mercato solido e concorrenziale, che si estende lungo il Pacifico.
Secondo le ultime stime, i siciliani in Austria sono, circa, 100 mila e rappresentano, più o meno, il 15 per cento degli italiani immigrati in Australia.
La maggior parte è arrivata tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta. I primi rappresentano gli immigrati di prima generazione. Appena arrivati, si sono insediati nelle periferie delle grandi metropolitane australiane e, oggi, svolgono importanti attività commerciali, artigianali e industriali.
La generazione successiva, invece, ha raggiunto posti apicali nell’alta finanza, nella vita politica- amministrativa e nella libera professione. Per esempio, nell’ambito parlamentare, abbiamo una decina di deputati di origine siciliana.