Di storie di emigrazione, la Gran Bretagna, ne ha conosciute parecchie: storie, che devono la loro ragion d’essere alla Storia economica dell’Inghilterra, dalla rivoluzione industriale ai giorni nostri.
Le prime emigrazioni di italiani verso la Gran Bretagna, in particolar modo verso la city di Londra, hanno quindi radici profonde. Intorno la fine dell’ottocento, infatti, avvengono le prime emigrazioni a catena. Ad interessare il fenomeno della “chain migration” fu, inizialmente, solo l’Italia centro- settentrionale.
Emigrazione specializzata
Parenti e amici spingevano i loro connazionali a trasferirsi, così da potersi stabilire sul suono britannico ed intraprendere la medesima professione. È in questo periodo, infatti, che si incomincia a parlare di una specializzazione geografica: da Como, ad esempio, giungevano artigiani specializzati nella realizzazione di strumenti di precisione come barometri, bussole, occhiali, orologi. Vi erano inoltre carpentieri e corniciai. Dalla zona di Lucca, poi, provenivano i cosiddetti “plaster makers”, gli artigiani produttori di statue di gesso o terracotta, venduti negli angoli delle strade. Mentre il Friuli esportava mosaicisti, dal lago d’Orta provenivano camerieri e direttori d’albergo.
L’emigrazione dal meridione d’Italia
È intorno alla fine del XIX secolo che, in Inghilterra, iniziano ad arrivare gruppi significativi dal meridione d’Italia. Il flusso si intensifica nel 1946, quando l’emigrazione verso il Regno Unito diventa, praticamente, un fenomeno di massa.
Ad arrivare a Londra e in tutta l’UK sono italiani provenienti soprattutto dalla Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Ben presto, i meridionali d’Italia, assumono il monopolio nel settore dei bar, ristoranti e catering, “usurpandoli” ai loro connazionali del nord.
Meridionale il 55% dei migranti italiani nel Regno Unito
Gli anni duemila non hanno visto particolari stravolgimenti o grosse variazioni: gli italiani che continuano ad emigrare provengono per lo più dalle regioni del sud d’Italia. Sono i dati Istat e del Ministero degli Affari Esteri a confermarlo: il 55 per cento, circa, degli italiani provenienti dal Regno Unito è di provenienza meridionale (Sicilia e Campania in testa). Oggi, il trend si conferma ancora una volta. E’ poco più del 40 per cento il flusso di italiani provenienti dal sud della penisola. Numerosi anche i giovani partiti dal centro Italia (17%) e dal nord (31%).