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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Silence e The Founder – I film di questa settimana

Questa settimana L'Inchiesta Sicilia vi consiglia...

di Massimo Arciresi

 

Voglia di Cinema! – I consigli di Massimo Arciresi

Silence (id., USA/Taiwan/Messico, 2016) di Martin Scorsese con Andrew Garfield, Adam Driver, Liam Neeson, Tadanobu Asano
Due giovani preti portoghesi sulle tracce del loro mentore, in missione per cattolicizzare il Giappone. Voci insistenti lo danno per morto o – peggio – convertito. Inaccettabile. Il viaggio è rischioso: è il 1637 e le persecuzioni religiose in terra nipponica sono feroci. Una tormentata ricerca della (conferma della) fede – di Scorsese in primis – condotta con la maestria che ci si aspetta: non solo una via crucis irta di (umanissimi, spaventosi) dubbi, debolezze, invocazioni, rassegnazioni, tribolati compromessi interiori, ma anche lo svelamento di una pagina storica di sconcertante attualità (a prescindere da ogni connotazione etnica, per esser chiari, e dall’antichità del progetto filmico). Con premesse (discendenti dal romanzo di Shûsaku Endô) che mixano Mission e Apocalypse Now e che conducono lontano.

 

Oppure… the_founder

The Founder (id., USA, 2016) di John Lee Hancock con Michael Keaton, Nick Offerman, John Carroll Lynch, Linda Cardellini
Intraprendente ma non più di primo pelo, Ray Kroc girava gli USA vendendo frullatori ai gestori di tavole calde quando s’imbatté, nel 1954, nei brillanti fratelli McDonald, che dopo varie sfortunate iniziative imprenditoriali si stavano godendo il successo del loro chiosco di San Bernardino, la cui precisa organizzazione stava gettando le basi del concetto di fast food. Specializzatosi in film biografici, Hancock incanala al meglio il sublime overacting di Keaton in una cinica radiografia del Sogno Americano, inacidito da staticità, egoismi e scadenze bancarie. Superlativo il montaggio di Robert Frazen.

 

Voglia di cinema! La frase della settimana

«Chi l’avrebbe detto che un giorno avrei fatto partorire delle suore polacche ingravidate dai sovietici.» Il medico ebreo Vincent Macaigne porge un’incredula considerazione alla tenace collega Lou de Laâge mentre si prepara ad aiutare, nel segreto di un convento (siamo nel 1945), le religiose vittime della barbarie dei soldati russi nel raro (in tutti i sensi) Agnus Dei (Les innocentes, Francia/Polonia, 2016) di Anne Fontaine.

 

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