In questi giorni per l’ennesima volta la Sicilia, di fatto, viene esclusa dall’accesso al credito Europeo finanziato attraverso il PNRR. Apprendiamo della bocciatura dei progetti presentati ed apprendiamo purtroppo che tale bocciatura è figlia in parte probabilmente dalla incapacità della P.A. Regionale e dei suoi Dirigenti che non hanno gestito la progettazione nel rispetto dei criteri previsti dai bandi in questione. Ma tale bocciatura nasce principalmente dal fatto oggettivo che i criteri previsti nei bandi sono stati improntati tenendo conto delle peculiarità ed esigenze del territorio e delle aziende del Nord.
Il Sud ancora una volta escluso
Questa condizione comunque di fatto esclude il Sud e le sue aziende. Il Sud che per l’ennesima volta si ritrova con un pugno di mosche in mano. Nonché, la beffa di subire anche l’arroganza di qualche politico che taccerà il Sud di incapacità. Il Sud è stanco di quanto ogni volta deve subire a causa di scelte opinabili fatte dai vari Governi. Governi che nel tempo si sono succeduti alla guida del paese.
La posizione delle OO.SS. Sinalp ed Articolo 1
Le scriventi OO.SS. Sinalp ed Articolo 1 ritengono che diventi condizione essenziale dare una vera svolta nell’atteggiamento arrogante, tutto nordista. Atteggiamento che ritiene necessario e più utile investire dove già esistono infrastrutture. Solo perché in quei territori si potrà massimizzare meglio il vantaggio economico. Mentre investire nel sud dove non esiste una domanda non ha senso, senza chiedersi il perché non esiste una domanda. Questa visione della gestione degli investimenti è razzista ed antieconomica per l’intera Nazione, nord compreso.
Gli investimenti sui territori in cui mancano
Capire che gli investimenti vanno fatti prioritariamente dove invece mancano le infrastrutture per stimolarne la domanda, è di vitale importanza. Lo è per la vera crescita economica e sociale dell’intera Nazione. Rendersi conto che più del 75% della produzione del nord viene “esportata” nelle regioni del Sud deve essere alla base dell’eliminazione del divario nord/sud. Se il Sud cresce, crescerà anche il nord. Oggi il sistema produttivo del nord di fatto è in stallo proprio perché il Sud arranca. Questo semplice dato dovrebbe far capire l’importanza strategica degli investimenti infrastrutturali nel Sud Italia.
Sinalp ed Articolo 1 chiedono un urgente incontro con il Ministro delle Politiche Agricole
A fronte di quanto si è verificato, il Sinalp ed Articolo 1 chiedono un urgente incontro con il Ministro delle Politiche Agricole, Sen. Stefano Patuanelli. In modo che si possano discutere e rimodulare i criteri assuntivi per finanziare il sistema produttivo agricolo presente nel Sud. Certi della sensibilità insita nell’agire politico del Ministro attendiamo la richiesta convocazione. Ciò affinchè si dia realmente un segnale chiaro ed inequivocabile che il governo Draghi intende affrontare concretamente il divario nord/sud.
Ufficio Stampa
Dr. Franco Lipari