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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

(Soprav)viva la natura !

di Redazione

Prima che sia troppo tardi Simone Sbaraglia ha fotografato incantevoli ambienti naturali e gli ultimi esemplari delle più straordinarie creature che li abitano. Ma i territori e gli animali non possono più sopportare i delittuosi mutamenti imposti all’ecosistema dall’incoscienza dei cosiddetti esseri umani.

di Andrea Di Napoli

La Real Fonderia è un edificio di epoca secentesca in prossimità della Cala, all’interno del quale prendevano forma i fusti dei cannoni e qualche statua. In seguito fu un magazzino militare e nel 1943 venne semidistrutto dai bombardamenti. Un recente restauro ha trasformato i suoi locali in un versatile e moderno spazio espositivo. Le 40 opere esposte fino al prossimo 10 novembre presso la Real Fonderia di Palermo sono state realizzate nel corso dei viaggi che il fotografo romano Simone Sbaraglia ha affrontato in luoghi di grande interesse naturalistico sparsi per i cinque continenti. Preceduti da un meticoloso studio e preparati minuziosamente, dalla scelta del periodo dell’anno alla conoscenza dei paesi fino alle abitudini comportamentali delle specie animali ritratte, i reportage di Sbaraglia non sono certo solo il risultato di circostanze fortunate. Infatti nulla è lasciato al caso e, oltre che corrette e complete sotto l’aspetto della divulgazione scientifica, le immagini risultano soprattutto belle da un punto di vista estetico. Pertanto il mezzo fotografico è stato utilizzato indiscutibilmente con evidenti finalità artistiche. La cura e l’eleganza delle inquadrature, per lo più a distanza ravvicinata, sono frutto di anni d’esperienza e di quelle competenze tecniche utili a valorizzare tutti gli “effetti speciali” generati dalla Natura stessa. Procedendo con un ragionamento che va dal particolare all’universale, l’osservazione di ogni singola fotografia ci riconduce all’armonia dell’intero ecosistema, perché la bellezza di un ambiente naturale non può prescindere dal suo equilibrio biologico.

A causa delle scellerate speculazioni delle multinazionali del petrolio agli orsi dell’Alaska verrà reso impossibile cacciare i salmoni di cui si nutrono, ed a causa della costruzione di una autostrada in Africa Centrale la migrazione permanente delle mandrie di gnu al galoppo subirà una definitiva interruzione. Questi argomenti vengono solitamente diffusi e affrontati come un terribile rischio ecologico, come una grave minaccia per l’ambiente, ma in più le fotografie scattate da Sbaraglia ci raccomandano di salvaguardare l’esistenza di animali inoffensivi, come il macaco, la rana e il lemure, in modo tale da custodire direttamente la bellezza del nostro pianeta.

Matematico e fotografo naturalista pluripremiato, Simone Sbaraglia tiene anche corsi di tecnica fotografica e insegna l’elaborazione delle stampe digitali. La mostra “Immagini dal pianeta Terra” è stata inaugurata alla presenza dell’autore che, anche attraverso una breve proiezione, ha illustrato le intenzioni che animano la sua attività artistica.

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