“Non sono stato eletto per fare il pupo, ma per fare gli interessi dei siciliani. Certamente non per fare il pupo di una maggioranza che dopo mesi di lavoro in commissione e in aula pensa di poter risolvere i problemi veri dei siciliani con un pezzo di carta che non ha alcun valore. Un pezzo di carta che pretende di distribuire senza alcun criterio 250 milioni fra tutte, ma proprio tutte le possibili categorie produttive, professionali ed economiche”.
Senza mezzi termini, ieri, il deputato regionale di Sicilia vera e Presidente del Gruppo Misto, Danilo Lo Giudice, al termine del voto sulla Finanziaria regionale.
“Se con 120 milioni siamo riusciti a dare appena 2000 euro a poche fortunate imprese – aggiunge Lo Giudice -, cosa potremo dare a centinaia di migliaia di potenziali beneficiari? La verità è che con questa finanziaria abbiamo sì fatto alcune cose utili e importanti, ma non abbiamo affrontato il vero nodo: quello dei ristori e degli aiuti economici di cui i siciliani e l’economia siciliana hanno bisogno. La verità è che da mesi chiediamo di sapere cosa ne è stato del miliardo e quattrocento milioni stanziati lo scorso anno, ma non riusciamo ad avere alcuna informazione. Il Governo ha taciuto, ha fornito dati contrastanti, l’Assessore ha letteralmente dato i numeri.L’attendibilità dei dati sul bilancio sembra persino inferiore a quella dei dati sul Covid! Di fronte a questa approssimazione non ho firmato, per la verità nessuno me lo ha chiesto, ma non l’avrei mai firmato, il documento della maggioranza che, lo ripeto, non ha alcun valore ma è solo un “pezzo di carta straccia” per consentire a qualcuno, come infatti già avvenuto, di fare un comunicato stampa per farsi bello. Ma sappiano che i cittadini non si faranno prendere in giro, anche perché i nodi verranno presto al pettine.”
Giovanni Di Caro, M5S
Ma non è solo Lo Giudice ad aver qualcosa da ridire.
Il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro, a chiusura del dibatto d’aula, sul ciclone giudiziario cha ha travolto l’assessorato alla Salute e costretto alle dimissioni Razza, ha chiesto “dimissioni anche per lo scandalo dei dati sul Covid. Perché questo governo non ha più una maggioranza”.
“Da parte del presidente Musumeci – dice Di Caro – solo una sterile difesa d’ufficio, infarcita di lezioni di etica non richieste, senza quasi mai entrare nel merito delle contestazioni sollevate da numerosi deputati in aula. Poi contraddizioni a raffica: non si dimette perché solo i vili lo fanno, poi elogia Razza che le dimissioni le ha presentate. Di certo c’è che il sistema fa ancora acqua, come dimostrano i dati sul monitoraggio dei contagi ancora sbagliati. Musumeci deve andare via”.
Claudio Fava, Gruppo Misto
“La maggioranza non esiste più – incalza Claudio Fava, del Gruppo parlamentare Misto-. All’incredibile somma di strafalcioni e menzogne sull’emergenza Covid si aggiunge adesso un dato politico incontestabile: la finanziaria è stata affondata dal voto contrario di molti parlamentari del centrodestra. Ragioni morali e sostanziali dovrebbero indurre il presidente Musumeci a prenderne atto e trarne le conseguenze chiudendo la sua esperienza di governo adesso. Nell’interesse di tutti.”