Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Sport for All, lo sport che unisce.

Sabato scorso, al Palazzetto dello Sport di Vittoria, l’inaugurazione ufficiale del progetto Sport for All, che punta all’inclusione partendo dallo sport. Il programma promosso da Fondazione Milan, a cui si aggiunge Fondazione Giammaria e Sabrina Giuliani, è realizzato in Sicilia con Fondazione Ebbene e il Centro di Prossimità Metaeuropa

di Redazione

Inaugurato “Sport for All”. Quando la musica parte Alex corre in pista insieme ai suoi compagni di sport per svolgere la lezione di Karate. Poco importa se c’è voluto un mese di allenamento e di prove per trovare la disciplina sportiva che più si adattasse a quello che “I Grandi” chiamano disturbo dell’attenzione o iperattività. Indossa con orgoglio la maglia firmata Fondazione Milan e tra una lezione di Karate, un percorso con i birilli e qualche tiro in porta, traccia ciò che sembra diventare una consapevolezza: le vere vittorie partono sempre dalle persone.

Alex come Gaetano, Francesca come Giulia, sono 40 i bambini che prenderanno parte a Vittoria, in provincia di Ragusa, del programma nazionale Sport for All. Ideato da Fondazione Milan, con l’obiettivo di promuovere lo sport senza barriere, approda anche in Sicilia, ampliando il progetto Facciamo Meta già avviato lo scorso anno da Fondazione Ebbene e il suo Centro di Prossimità Metaeuropa.

«Siamo orgogliosi di presentare in Sicilia la nuova stagione di Sport for All, che Fondazione Milan e Giuliani Foundation avviano in Italia per promuovere la cultura dell’inclusione partendo proprio dallo sport», dichiara Rocco Giorgianni, segretario generale di Fondazione Milan, in occasione della Giornata Sport for Allche si è svolta sabato scorso al Palazzetto dello Sport di Vittoria (RG), inaugurando ufficialmente il progetto.

«Ѐ per noi una grande sfida e un risultato importante – continua Giorgianni – cominciare dalla Sicilia creando sinergie con le realtà del territorio per scommettere sui giovani e far sì che lo sport sia “quel compagno di viaggio” che aiuti soprattutto i bambini diversamente abili a crescere nella loro interezza».

Tutti i ragazzi inseriti nel programma seguono le attività insieme ai 200 compagni di sport e vengono affiancati da educatori e allenatori sportiviche ascoltando i bisogni delle famiglie costruiscono per ciascun bambino un percorso individualizzato e personalizzato di avvicinamento allo sport.

La forza del progetto è appunto unire le risorse presenti sul territorio – sono quattro le Organizzazioni sportive che aderiscono al programma – e metterle al servizio di tutti per trasformare il territorio di Vittoria in uno spazio inclusivo. 

 «Siamo molto contenti che Fondazione Milan e Giuliani Foundation abbiamo scelto di sostenere uno dei progetti realizzati in Sicilia da Fondazione Ebbene – dichiara Elisa Furnari, responsabile relazioni esterne di Ebbene -. Riteniamo che lo sport sia uno dei principali strumenti di inclusione soprattutto perché intercetta il bisogno dei bambini di stare insieme agli altri e delle famiglie, specie quelle più fragili, di essere accompagnate nella crescita educativa dei loro figli».

Il cuore del progetto è inoltre superare il paradigma secondo cui le persone con disabilità abbiano bisogno soltanto di servizi assistenziali, rafforzando l’idea che socializzare e fare sport sono elementi essenziali per la crescita di un bambino e contribuiscono al suo benessere complessivo.

Così con Sport for All si potrà “crescere insieme tirando due calci al pallone”, imparare il rispetto delle regole e dell’altro attraverso gli allenamenti di basket e karate, divertirsi e trascorre un “tempo di normalità” con le prove di tiro con l’arco.

Ma il senso del progetto è racchiuso nelle parole di Paolo, 7 anni. «Fare sport e giocare mi permette di stare con gli amici e non importa se faccio il portiere o l’attaccante, è bello trascorrere i pomeriggi in compagnia e vincere insieme».

Ufficio Stampa: Maria Stefania D’Angelo

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