Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Stazioni marittime presto anche a Marsala e Mazara del Vallo

Lo ha annunciato il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. L'impegno di spesa sarà di circa 450 mila Euro.

di Redazione

Via libera alla realizzazione, da parte del governo Musumeci, di altre due nuove stazioni marittime nei porti di Marsala e Mazara del Vallo. Il dipartimento delle Infrastrutture ha infatti pubblicato la manifestazione di interesse (con scadenza il prossimo 2 dicembre), per dotare i due approdi del Trapanese di strutture idonee all’accoglienza dei viaggiatori verso Isole Egadi e Pantelleria. Lo stanziamento della Regione è di circa 450mila euro, che si aggiungono al milione investito sulle opere già installate fra Eolie, Egadi, Pantelleria e Ustica

Comfort per i passeggeri

«Manteniamo l’impegno – commenta il presidente della Regione Nello Musumeci – a completare l’allestimento di moderne e confortevoli stazioni marittime non solo negli arcipelaghi, ma anche nelle città portuali di Sicilia, in questo caso per fornire servizi e confort ai passeggeri in transito da Marsala e Mazara. Ne abbiamo già installate otto, fra Ustica, Vulcano, Pantelleria e Favignana, e ancora Lipari, Linosa, Marettimo e Levanzo, per dare infrastrutture e dignità alle isole minori, mai come in questi anni al centro delle attenzioni del governo regionale». 
«Le nuove stazioni marittime – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – si collocheranno in due porti pienamente rilanciati dal governo Musumeci. A Marsala, dopo aver completato la banchina curvilinea del porto con un impegno da 900mila euro, daremo un punto di riferimento a chi si muove verso le Egadi, ripristinando funzionali e utilità dello scalo. A Mazara, invece, dopo lo storico ripristino del collegamento via nave per Pantelleria e i lavori di restyling della banchina Mokarta, era doveroso fornire un riparo a turisti e viaggiatori dove fino a oggi non c’era nulla di simile. Adeguiamo dunque le nostre infrastrutture – conclude Falcone – al rilancio della portualità siciliana voluto dal nostro governo».

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