“Gli attacchi di queste settimane alla legge 194/78 e all’autodeterminazione delle donne, attraverso cartelloni pubblicitari e in ultimo le esternazioni del prete di Birgi, sono un pesantissimo segnale di arretramento culturale, ancora più grave a fronte delle gravi lacune dell’azione della politica regionale verso le donne”: lo afferma Elvira Morana, responsabile per le politiche di genere presso la Cgil Sicilia. “Lacune- aggiunge Morana- sottolineate dall’assenza di donne nella giunta regionale”.
Alto tasso di disoccupazione femminile
Morana rileva un “quadro sociale economico caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione femminile, 22,5%, e un indice di natalità sceso al 7,7, assenza di welfare e di servizi integrativi per la cura degli anziani”.Un contesto di impoverimento in cui “anzicché riconoscere il valore sociale della maternità ed in tal senso definire politiche a sostegno partendo dall’analisi dei bisogni delle donne si fa strada ancora una volta una lettura distorta della realtà, per tornare indietro sulla strada dei diritti”.
Porre rimedio alla carenza di strutture in favore delle donne
Per Morana “occorre mettere fine a ogni campagna retriva e riflettere e porre rimedio alla carenza di consultori sia in termini quantitativi che in termini qualitativi in assenza di diversi profili professionali. Servizi questi – sottolinea l’esponente della Cgil- a supporto delle donne in tutte le loro fasi di vita. Occorre anche organizzare iniziative nelle scuole- conclude- sulle tematiche della sfera affettiva sessuale e contraccettiva”.
Addetto Stampa
Daniela Ciralli