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#sullavitanonsitratta

Migranti, Cgil, Cisl, Uil rilanciano il loro appello: “Salvare la vita è un dovere. Le persone continuano a morire. Chiediamo una politica dell'immigrazione adeguata per fermare le stragi”. #sullavitanonsitratta

di Redazione

Cgil, Cisl, Uil Palermo, in occasione della quinta Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, che si celebra domani 3 ottobre, ricordano  le migliaia di persone che nel Mediterraneo hanno perso la vita per il sogno di un futuro migliore e rilanciano la richiesta, alle istituzioni nazionali e europee,  di attivare politiche dell’integrazione e della solidarietà adeguate e norme capaci di garantire canali sicuri e regolari per rifugiati e migranti, tali da mettere fine alle stragi del  mare.


L’hashtag #sullavitanonsitratta

L’anno scorso, Cgil, Cisl e Uil avevano tenuto un’iniziativa sul Lungomare delle Migrazioni, alla Cala, lanciando l’hashtag #sullavitanonsitratta,  ponendo sul molo  una scenografia simbolica di otto barche di carta,  col numero drammatico delle vittime dei naufragi  scritto sulle fiancate, dai 368 morti della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 fin ai 1.112 morti del 3 ottobre 2019.  E concludendo con il lancio delle rose bianche  da parte dei bambini a mare.    

L’appello di Cgil, Cisl, Uil

Quest’anno Cgil, Cisl e Uil rilanciano il loro appello  con una nota unitaria.   “Il 3 ottobre di ogni anno rinnoviamo la memoria delle vittime del mare ma le persone continuano a morire – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e la responsabile dell’ufficio migranti Cgil Palermo Bijou Nzirirane –  

Manca un progetto per salvare le vite

La situazione non è cambiata, manca ancora un progetto per salvare vite umane e continuano a esistere norme che scoraggiano le organizzazioni umanitarie a effettuare attività di soccorso per coloro che cercano di attraversare il Mediterraneo. Esprimiamo solidarietà ai migranti che continuano ad arrivare al porto di Palermo e che si trovano in navi quarantena, chiediamo il rispetto dei diritti e una strategia dell’accoglienza, garantita anche a tutti coloro che dopo la quarantena si trovano nel nostro territorio con i decreti di respingimento e senza alcuna protezione”.

Vite perse tra le onde

“E’ un dolore immenso pensare a tutte quelle vite perse fra le onde. In questa giornata è ancor più forte il nostro grido. La garanzia dei diritti di partire e di arrivare sani e salvi, l’accoglienza per chi fugge dalla propria terra, restano le priorità di una politica dell’immigrazione che sia in grado di fermare queste stragi – spiegano Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Valentina Campanella presidente Anolf Palermo -. E’ necessario rimettere mano a una complessiva riforma sull’immigrazione che comprenda la gestione dei flussi migratori e politiche d’ingresso regolare, validi strumenti per contrastare il racket dei trafficanti di esseri umani e per avviare percorsi virtuosi di integrazione e inclusione sociale come principali elementi per la sicurezza e la coesione. Si ponga fine a queste tragedie che sono il risultato non solo dei viaggi disperati in condizioni rischiose ma anche e soprattutto della colpevole mancata capacità di intervento seria e immediata da parte dei governi europei”.

L’integrazione

“L’integrazione rappresenta il grande tema del futuro per il Paese – dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia e Palermo, e Karen Basile, Uil Immigrati -. E’ fondamentale riuscire, quindi, a gestire i flussi in arrivo di uomini e donne. Devono diventare non un problema, ma un contributo per la crescita e lo sviluppo. E serve intervenire per creare buona occupazione ed evitare, così, che i nostri giovani anziché partire trovino in Sicilia le condizioni economiche per potersi realizzare. Bisogna spezzare questa spirale maledetta di respingere i migranti e lasciare che i nostri figli siano destinati ad una emigrazione senza ritorno”.

Addetto Stampa
AntonellaRomano

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