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The Book Lover, perché leggere crea (in)dipendenza

The Book Lover è un format che viaggia in rete. È veloce, piacevole, interessante e crea (in)dipendenza...

di Clara Di Palermo

The Book Lover ama leggere e far conoscere la lettura, perché leggere crea (in)dipendenza, come recita lo slogan di questo interessante e veloce format ideato e realizzato da Giovanni Di Marco. Lo abbiamo intervistato

 

 

di  Clara Di Palermo

The Book Lover è un format che viaggia in rete, è veloce, interessante, curioso. E the Book Lover, ovvero l’amante dei libri, è Giovanni Di Marco, collega giornalista cresciuto professionalmente con lo sport ma con una irrefrenabile passione per la lettura. Sposato, due figli, giornalista professionista, 41 anni, Di Marco collabora da anni con Sky, per cui segue il Palermo calcio anche con collegamenti da bordo campo durante le partite, e con la Gazzetta dello Sport.

Come nasce l’idea di The Book Lover?
“Nasce dalla mia passione per i libri. Bazzicando i social, poi, ho visto che su YouTube in tanti si cimentavano a realizzare video di vario genere e così ho deciso di provare anch’io, sfruttando il mio amore per libri e lettura. Ho i mezzi per realizzare i video, dato che per Sky realizzo tutto io, interviste e montaggi, quindi partivo avvantaggiato. All’inizio è stato strano perché mi sentivo un ragazzino, mi chiedevo ma cosa stavo a fare lo YouTuber. Sui social, poi, c’è la febbre da visualizzazioni ma non bisogna farsi scoraggiare da quelle pochissime visualizzazioni iniziali, da qualche parte si deve pur cominciare. Oggi The Book Lover ha un inaspettato seguito”.
Il format è piacevole da seguire, veloce e con una grafica essenziale ma efficace, chi l’ha ideato?
“Ho studiato una formula e ho fatto tutto io, conosco i programmi di grafica, il montaggio, ho acquistato le bande verticali, lo stacchetto di 10 secondi, poi un mio amico che è un grafico mi ha fatto il logo. Il titolo l’ho scelto da appassionato. Ho fatto anche la scelta di legarlo al mio nome per puntare sulla credibilità della persona e anche perché l’obiettivo è quello di legare il format al mio volto e, quindi, a me”.

Ma hai previsto un’evoluzione? Anche per la diffusione di questo tuo prodotto?
“Intanto ho fatto una cosa che, secondo me, andava fatta: ho registrato il dominio e ho già pronto il sito, ma il lavoro da fare è tanto ed è tanto il tempo che gli dedico. Ho il canale YouTube e vorrei fare anche la App. Non vorrei andare troppo oltre con le parole, ma ho in essere anche dei contatti per passarlo in tv”.

Ti cercano scrittori o case editrici?
“Cominciano a contattarmi. Ho messo da poco online la dodicesima puntata e comincio a ricevere libri in digitale. La cosa non mi dispiace, io leggo molto in digitale, credo che sia il futuro della lettura. Mi contattano, dicevo, ma al momento la maggior parte sono realtà locali e io ho fatto una scelta editoriale, di non dare spazio alle piccolissime case editrici e a chi autofinanzia la pubblicazione del proprio libro. Non vado, però, nemmeno dietro al grande nome, preferisco fare conoscere il personaggio nuovo. In tutto questo, ho fatto una scelta di metodo, così come suggerito anche da tutti gli esperti di social: lavorare con qualità e costanza, perché il web ha bisogno che si propongano cose di qualità e che si aggiorni con costanza”.
Mentre chiacchieriamo veniamo interrotti dal figlio di Giovanni: ha otto anni e mezzo ed è un po’ deluso dal fatto che suo padre abbia detto che fa tutto da solo, dato che lui si considera il suo assistente. Piccoli YouTuber crescono!

The Book Lover: clicca qui per l’ultima puntata

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