Un bene confiscato alla mafia torna in mano ai cittadini per diventare centro di aggregazione, luogo in cui corpo e anima si possano incontrare dando vita a una realtà piena di vitalità. Si chiama “Oltre il Campanile” il bene confiscato alla mafia – in modo specifico a Savina Buscemi, sorella del più noto Antonino -, affidato con relativo bando dal Comune di Palermo a una cordata di associazioni capitanata dalla vicina parrocchia “Santa Maria degli Angeli”.
Nello specifico, a fare in modo che questa villa, di via Grotte Partanna, da cui si può ammirare e respirare lo splendido panorama del golfo di Mondello, sono state le associazioni: di Volontariato “Aiace”, “Cittadinanza per la Magistratura”, di Promozione culturale “Sicilia antica”, di Promozione Sociale “Athena”, “Informazione Libera Network”.
«Tutti insieme andremo a dare vita a un luogo che è stato sino a poco tempo fa in possesso di una famiglia mafiosa – dice il parroco, padre Pasquale Della Corte – e che ora diventa patrimonio comune dei cittadini. Qui nasceranno tanti bei progetti, ma soprattutto crescerà la voglia di fare tutto insieme”.
Non è stato sicuramente facile arrivare a questo punto, soprattutto per le condizioni in cui i volontari hanno trovato l’immobile.
«C’è dietro un lavoro che dura da due anni – spiega Eduardo Marchiano, presidente dell’’associazione “Aiace”, ma soprattutto forza propulsiva del gruppo e della stessa parrocchia – prima di tutto con la partecipazione al bando. Quello che da oggi prende vita è un contenitore nel quale ci sono sociologi, insegnanti, formatori, botanici che hanno offertola loro disponibilità per trasformare questo bene in luogo pieno di vita. Ci siamo rimboccati le maniche perché da circa 5 anni questo immobile non veniva abitato, quindi strutturalmente abbiamo dovuto riprendere tanto. Con l’aiuto di alcuni commercianti del quartiere che hanno donato tanto, ma anche mettendo anche mano ai nostri personali portafogli, abbiamo ridato nuova luce a questo luogo, in cui vivrà e pulserà una comunità di laici, di religiosi e di gente di buona volontà determinata».
Un traguardo, ma anche un punto di partenza per una borgata, un quartiere come Partanna Mondello nel quale il disagio sociale è forte e dove, per portare avanti una qualunque attività, la parrocchia ha sempre dovuto chiedere, diciamo pure elemosinare, la disponibilità di spazi alle scuole e non solo del territorio. Ora, finalmente, non ce ne sarà più bisogno avendo “Oltre il campanile” gli spazi adatti a dare vita a: percorsi e itinerari formativi di iniziazione alla vita cristiana; dibattiti sui temi legati alla giustizia, alla legalità e alla cittadinanza attiva; momenti aggregativi con attività ludiche per bambini, giovani, adulti e anziani; laboratori teatrali; corsi di musica e di discipline artistiche. Sorgerà anche un centro di ascolto e aiuto alla vita, come anche di raccolta e smistamento di derrate alimentari per dare risposta ai tanti problemi economici e sociali dei cittadini.
«Cominceremo ben presto a programmare – conclude Marchiano – stabilendo da cosa partire per prima. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma prima di tutto c’è da arredare l’immobile. Per questo chiediamo a quanti credono di poterci aiutare di farsi avanti affinché un luogo come questo possa tornare nelle mani di una comunità che crede nel valore della solidarietà e dell’aggregazione, pensando che il futuro possa e debba essere altro rispetto al passato».
Chi vuole donare qualcosa per arredare alla struttura può rivolgersi alla parrocchia, dove sarà ben presto pronto un elenco con tutto quello che necessita per far partire e decollare prima possibile tutte le attività previste dal progetto.