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Truffe in agguato

di Redazione

Camuffati da agenti, funzionari, dipendenti, operai di enti pubblici o aziende private, i malfattori bussano in casa e avvinghiano le proprie vittime attraverso una serie di raggiri, espedienti e diaboliche strategie. Come difendersi? Ecco qualche piccolo piccolo consiglio suggerito dalle associazioni dei consumatori

Di Valentina Lo Dico

Toc! Toc! “Chi è”? … “Permesso? Si può? Buongiorno, sono la truffa”. E così, in divisa o in giacca e cravatta e con ‘tanto’ di falso tesserino di riconoscimento, entra a casa tua. E… senza che te ne accorgi, ti ritrovi incastrato e raggirato. Le truffe sono sempre più in agguato. Camuffate da impiegati, funzionari, forze dell’ordine, agenti, assistenti sociali. Sotto mentite spoglie, ti si presenta in tutte le sue performance. Come difendersi? Certo non è semplice per nessuno. Le associazioni di consumatori hanno cercato di analizzare e divulgare alcune delle tecniche di manipolazione più frequentemente utilizzate dai malviventi, suggerendo qualche tattica di difesa.

Uno dei casi più frequenti, per esempio è il ‘falso obbligo di pagamento’, in cui la persona viene tratta in errore in merito a un obbligo di pagamento inesistente. Il truffatore si presenta in casa come ispettore dell’Enel, Italgas o altro, richiedendo di controllare il contatore. Ovviamente il falso ispettore contesterà qualche irregolarità e richiederà un pagamento in contante. Spesso, la vittima, intimorita verso le autorità, cede all’inganno e paga una multa o un conguaglio per sanare al più presto una situazione debitoria. E’ bene tenere presente che nessun Ente Pubblico manda i propri dipendenti a riscuotere pagamenti di bollette o altro presso gli utenti.

L’altro caso è rappresentato da ‘inganno in merito alla validità di banconote o valori’. Generalmente il truffatore ottiene la fiducia, mostrando un falso tesserino di appartenenza a un ente di controllo. Poi, richiede di visionare le banconote in possesso della vittima, dichiarandole fuori corso o false, quindi le ritirerà, rilasciando una falsa ricevuta e promettendo di ritornare il giorno dopo con una somma equivalente o con l’indicazione di recarsi presso una banca per farsi rilasciare i titoli validi. Ebbene, anche in questo caso, nessun Ente manda propri dipendenti a domicilio per controllare banconote o titoli e meno che mai a ritirarli.

Poi abbiamo le cosiddette ‘Truffe con controprestazione’. Questo tipo si truffa si rivolge anche ai giovani, talvolta disoccupati o in cerca di lavoro. Normalmente viene proposto alla vittima un abbonamento a una rivista oppure l’acquisto di quadri, enciclopedie, biancheria. La vendita è accompagnata da premi ricchissimi

in caso di conclusione del contratto. A fronte della cifra data, la merce ceduta è di infimo valore e il regalo il più delle volte non funziona. In questi casi la persona è tratta in inganno dalla quantità di merce venduta e dal prezzo, oppure dalla falsa promessa dell’immediato ritiro della merce in caso di insoddisfazione.

Altro espediente è quello di far firmare un contratto, dicendo che si tratta di un’indagine statistica e che la firma serve solamente per comprovare la risposta, oppure dicendo che la vittima è risultata vincitrice di un concorso o è stata prescelta per una attività promozionale.

I suggerimenti da dare in questi casi sono sempre gli stessi e validi per tutti i tipi di truffa: non fare entrare sconosciuti in casa. Tenere presente che nessuno sconosciuto proporrà mai un vero affare. Confidarsi sempre con una persona di fiducia prima di impegnare somme di denaro e in ogni caso invitare sempre la persona che propone l’affare a lasciare una copia del contratto in visione e a ritornare successivamente per l’eventuale conclusione dello stesso.

Un consiglio? Diffidare sempre di chi mette fretta.

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