Nell’economia del turismo in Sicilia, è importante investire sul turismo culturale. Ecco perché la Confesercenti Sicilia intende approfondire le opportunità derivanti dal riconoscimento Unesco del proprio patrimonio.
Di Salvo Basile*
La capacità di organizzare efficientemente l’offerta turistica delle nostre destinazioni non può prescindere dal porre in essere una sapiente e responsabile programmazione verso una crescita ecosostenibile più rispettosa dell’ambiente, attraverso l’esaltazione e la messa a reddito di quelle realtà che ricadono all’interno dei tanti percorsi tematici che l’Isola è in grado di offrire, integrando aspetti sociali, economici, ambientali, architettonici e culturali. In tale contesto, la ricerca di approcci di governante, diventa un valido presupposto per definire e realizzare progetti di valorizzazione del capitale sociale dei nostri siti. A fronte di tali considerazioni, la Confesercenti Sicilia intende approfondire le opportunità derivanti dal riconoscimento Unesco del proprio patrimonio. Ad oggi, la Sicilia vanta 10 siti appartenenti al World Heritage List: 7 materiali e 3 immateriali che rappresentano un’opportunità straordinaria attraverso la quale sperimentare un sistema di interazione dinamica di relazioni tra decisori politici e stakeholder. I nuovi modelli decisionali devono lasciare spazio a nuove logiche di progettazione , allineandosi agli indirizzi forniti dall’Unesco, in coerenza dei quali, si è provveduto a redigere i piani di gestione dei siti, che hanno ottenuto il riconoscimento del patrimonio dell’umanità. Tale prospettiva assume una valenza ancora più importante nella nostra regione a fronte di una maggiore domanda turistica sempre più culturale. Infatti, analizzando le presenze turistiche nell’Isola, si evince che oltre il 46 per cento del movimento turistico registrato negli esercizi ricettivi è legato direttamente alla fruizione dei beni culturali. Uno scenario che induce la realtà confederale della Confesercenti a ritenere strategica l’opportunità di investire con maggiore attenzione su iniziative turistiche culturali. In ragione di ciò, appare importante la costituzione di percorsi attraverso i quali strutturare un circuito del patrimonio mondiale dell’umanità presente nella nostra regione. L’attenzione posta da parte delle realtà commerciali, nei confronti del turismo culturale è rafforzata dalla consapevolezza che i benefici economici sono maggiori rispetto a quelli afferenti a viaggi in destinazioni con altra vocazione. Pertanto, le forze imprenditoriali intendono richiamare le forze politiche affinché si provveda a utilizzare responsabilmente il nostro patrimonio culturale. Il percorso che fa di un luogo una destinazione turistica, non può prescindere dal coinvolgimento di coloro che concorrono con i propri investimenti a generare crescita, sviluppo e occupazione. In quest’ottica, Confesercenti Sicilia si fa portavoce degli interessi diffusi riconducibili a quell’ampia fetta di imprenditori che consapevoli della necessità di contemperare responsabilmente la tutela e la conservazione del patrimonio culturale, storico, archeologico racchiuso nei nostri siti Unesco , intendono dare il proprio contributo per aumentare la destagionalizzazione dei flussi turistici e rilanciare la competitività dell’offerta turistica siciliana. Tale percorso deve essere guidato e orientato nel rispetto delle regole in maniera chiara e trasparente. Il riconoscimento Unesco per un sito, infatti, è un’opportunità straordinaria, ma essere colta appieno, necessita della partecipazione attiva sia della componente pubblica che privata. Tali presupposti rappresentano la base di partenza per strutturare un piano di sviluppo delle filiere commerciali che il turismo è in grado di attivare, attraverso il quale valorizzare l’opportunità di crescita economica locale che da esse deriva. *coordinatore regionale Assoturismo Confesercenti Sicilia